domenica 1 maggio 2022

Civitanova all'Opera riscopre Gilfredo Cattolica, compositore molto vicino a Mascagni, e festeggia il grade concittadino Sesto Bruscantini ( da Il Resto del Carlino, di Gluliano Forani)

 La Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: torna alla grande Civitanova all’Opera, stagione lirica promossa da Comune, Azienda dei teatri e "Marche all’Opera", per la direzione artistica del maestro Alfredo Sorichetti. È la quarta edizione: ieri la presentazione alla presenza del sindaco Ciarapica, della presidente dei Teatri, Francesca Peretti, e del maestro Sorichetti. 

Sarà un’edizione più ricca rispetto alle precedenti, che oltre alle due opere proporrà anche concerti, incontri e masterclass. La manifestazione, oltre al baritono Sesto Bruscantini, celebrerà anche Gilfredo Cattolica, "compositore molto vicino a Mascagni, che lo ha voluto con sé in una tournée americana", ha detto Sorichetti, che a lui ha intestato una scuola di musica nella città alta. "Con Civitanova all’Opera – ha aggiunto – ripercorreremo il filo rosso che collega le opere di questi due artisti". In onore di Cattolica, inoltre, sarà eseguito in prima assoluta per orchestra l’Adagio op. 4 da lui composto. L’esordio sabato 28 maggio, al Rossini, con la "Cavalleria rusticana". Cast di altissimo livello: il tenore Fabio Armiliato, il soprano Elena Rossi e il baritono Plamen Dimitrov. "Sul palco anche altre due artiste, che stanno vivendo la guerra che sta sconvolgendo l’Europa e il mondo: la russa Aleksandra Meteleva e l’ucraina Diana Ziabchenko, che ha vissuto sulla sua pelle la terrificante esperienza dei bombardamenti a Kiev, per poi rifugiarsi a Civitanova, dove vive la mamma". Il Barbiere di Siviglia, invece, andrà in scena, sempre al Rossini, sabato 11 giugno. È l’omaggio che la città rende a Bruscantini, considerato il più grande interprete di Figaro, personaggio principale dell’opera rossiniana. L’allestimento è pieno di brio e spicca la regia dell’artista messicano Josè Medina. Ricco, dicevamo, anche il programma di contorno. Il 21 maggio, al teatro Annibal Caro, concerto in omaggio a Gilfredo Cattolica, cui farà seguito l’inaugurazione della mostra di Wladimiro Tulli, all’auditorium Sant’Agostino. Da sottolineare, poi, gli incontri con gli studenti dell’Iis Da Vinci e la masterclass di canto lirico tenuta dal soprano Inès Salazar. "Quando abbiamo promosso Civitanova all’Opera – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica –, abbiamo voluto riportare questa arte al centro di un territorio che in passato l’ha molto amata. Una scelta che rende giusto onore a illustri concittadini, come Gilfredo Cattolica, grande compositore ma poco conosciuto". "L’opera è una delle espressioni più alte del patrimonio artistico – ha detto la presidente Peretti –. Non posso non apprezzare una rassegna che affianca alla messa in scena della tradizione concertistica e lirica significative azioni di divulgazione per giovani studenti e poi di formazione per i cantanti di domani".

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