lunedì 14 marzo 2022

Vpn SurfShark per scavalcare la censura internet in Russia

  In Russia è boom dell'utilizzo di Vpn, strumento che maschera il reale indirizzo internet dell'utente consentendo di scavalcare la censura. Secondo dati forniti dalla società di analisi SensorTower a Cnbc, tra il 24 febbraio, giorno dell'invasione dell'Ucraina, e l'8 marzo sono stati infatti ben 6 milioni i download di queste app tra Play Store e App Store, con un aumento del 1.500% rispetto alla finestra di 13 giorni precedente l'attacco. La società di servizi Vpn SurfShark ha inoltre riferito che le vendite in Russia, sempre a partire dal 24 febbraio, si sono impennate del ben 3.500%.

 

Le Vpn, oltre a mascherare il reale indirizzo Ip dell'utente simulano anche una posizione geografica differente rispetto a quella effettiva. In questo modo chi naviga dalla Russia può accedere a siti e servizi altrimenti bloccati o rallentati. L'utilizzo di questo strumento consente di poter usufruire dei servizi da un lato aggirando la censura del governo - dalla mezzanotte in Russia è bloccato Instagram, da giorni sono bloccati Facebook e Twitter - ma anche le limitazioni imposte dalle aziende tecnologiche occidentali. In risposta alle restrizioni di Mosca, l'8 marzo Twitter ha lanciatoi una versione Tor della piattaforma, che ne garantisce la fruizione anche in caso di censura. (ANSA).

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                    Vpn ( Virtual private Network) che cosa è?


“Su internet nessuno sa che sei un cane”, recitava la celebre vignetta pubblicata dal New Yorker nel lontano 1993. Quasi trent’anni dopo, sappiamo invece che non solo, in Rete, tutti possono scoprire chi siamo, ma anche cosa compriamo, come ci informiamo, dove andiamo in vacanza, quali vestiti preferiamo, pure dove andiamo al ristorante e perfino quali sono le nostre speranze o timori (per i quali di solito chiediamo a Google).

In poche parole, su Internet la privacy è molto limitata. Ed è per questa ragione che si stanno diffondendo sempre di più i software che impediscono il tracciamento tramite cookie della nostra attività online, che mantengono private le nostre conversazioni o altro ancora. Strumenti che fungono quindi da (parziale) scudo verso chiunque voglia monitorare le nostre attività in Rete, solitamente a scopi pubblicitari, ma anche per sorveglianza, furto di dati e altro ancora. Uno degli strumenti che protegge più ampiamente le nostre attività online da sguardi indiscreti, fornendo anche ulteriore sicurezza, è la Vpn: la sigla sta per Virtual private Network e in italiano si può tradurre con Rete privata Virtuale


Quando siamo online, il dispositivo che stiamo utilizzando invia costantemente dati, ricevendone in cambio altri (per esempio, il contenuto di un sito): tutti questi dati possono essere monitorati dal nostro Internet service provider e da eventuali terze parti in grado di intercettarci durante la navigazione. Se però utilizziamo una Vpn, tutti i dati vengono cifrati, resi quindi incomprensibili a chiunque ne entri in possesso con la sola eccezione di chi possiede la chiave necessaria per decifrarli.

Il secondo beneficio è che se usiamo una Vpn il punto di origine visibile della nostra connessione non sarà più l’area geografica del nostro provider, ma uno dei server impiegati dalla società che fornisce la Vpn che stiamo utilizzando.

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