mercoledì 2 marzo 2022

Ucraina. Anche in questa guerra gli sciacalli non mancano ( da Il Giornale, di Francesca Galici)

 L'Ucraina è nel caos. Le città sono assediate e i cittadini, quelli che sono rimasti, vivono ormai quasi perennemente all'interno dei bunker antiaerei. Molti palazzi civili sono stati sventrati, resi ormai inaccessibili ai loro legittimi proprietari. Tantissimi hanno lasciato le città, abbandonando alle loro spalle gli averi e i ricordi di una vita. Questa è la condizione ottimale per l'azione degli sciacalli, che ormai prolificano in tutti i centri abitati. Si muovono quasi indisturbati, saccheggiando e depredando gli appartamenti vuoti e dilaniati dalle bombe. I cittadini, entro i limiti di sicurezza raccomandabili in questa situazione, si stanno organizzando per istituire ronde di sorveglianza nelle aree residenziali e sono già numerosi i furfanti catturati e messi alla pubblica gogna.

Lo sciacallaggio è purtroppo una delle conseguenza delle guerra. Molti dei ladri sono disperati in cerca di cibo e di beni di prima necessità nei negozi e nelle botteghe abbandonate, altri sono professionisti del crimine che vanno alla ricerca di beni preziosi da immettere del mercato nero del contrabbando. Nessuno sconto e nessuna distinzione, però, viene fatta quando vengono individuati dagli altri cittadini e fermati. Per bloccarli si utilizzano strumenti rudimentali, quello che si ha sottomano in quel momento. Il più delle volte gli sciacalli colti sul fatto vengono legati col nastro adesivo per pacchi agli alberi della luce e lasciati lì, non prima di essere stati accusati di furto sulla pubblica piazza.


Vengono loro appesi cartelli e, in alcuni casi, gli vengono anche abbassati i pantaloni per esporli alla gogna. Un ladro è stato addirittura colpito ripetutamente con la cintura di cuoio sulle natiche scoperte, mentre altri cittadini intorno riprendevano con i loro telefoni. I colpevoli vengono liberati solo all'arrivo degli agenti di polizia che, in alcuni casi, li arrestano con l'accusa di furto. Molte città sono accerchiate dai russi, che le hanno tagliate da qualunque possibilità di ricevere rifornimenti dall'esterno. È una situazione estrema che genera anche questo tipo di fenomeni, che i cittadini stanno provando ad arginare con i pochi strumenti in loro possesso. La speranza è che l'attacco russo possa concludersi rapidamente e che, anche se lentamente, la situazione torni alla normalità.

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