Il Cremlino ha annunciato che un "compromesso" sull'Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco "è possibile". "Questa è un'opzione che viene discussa ora e che può essere considerata un compromesso", ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
Ma la presidenza ucraina boccia l'idea di tale modello, a proposito del quale il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha scritto su Telegram che il punto attuale di partenza è che "l'Ucraina è adesso in uno stato di guerra diretta con la Russia", "pertanto, il modello può essere solo ucraino e solo su garanzie di sicurezza verificate legalmente. E nessun altro modello o opzione" può essere preso in considerazione.
La neutralità dell'Ucraina secondo un modello svedese o austriaco si tradurrebbe - ha spiegato un funzionario russo - in uno status paragonabile a quello dei due Paesi europei, non allineati ma ancorati alla sfera geopolitica occidentale. "Questo è ciò che si sta discutendo attualmente nelle negoziazioni, ci sono formule molto concrete che ritengo vicine a un accordo", ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov pur rilevando che i colloqui "non sono facili". Lavrov ha ribadito che per la Russia i punti chiave nella trattativa con Kiev sono la sicurezza delle popolazioni russofone nell'est dell'Ucraina e la sua smilitarizzazione.
Lo status neutrale dell'Ucraina implicherebbe quindi la rinuncia all'adesione alla Nato. Tra gli altri punti sul tavolo anche le questioni chiave dello status della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, e quello dei separatisti filo-russi a Donetsk e Luhansk la cui indipendenza è stata riconosciuta da Mosca.
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