venerdì 4 marzo 2022

Festival di Salisburgo 2022 ( da Teatrionline, di Stefano L. Borgioli)

                           L’edizione 2022 del Festival di Salisburgo

Classici del repertorio e molto Novecento.
Come ogni estate l’edizione 2022 del Festival di Salisburgo offre dal 18 luglio al 31 agosto un cartellone con le grandi stelle del firmamento lirico e concertistico internazionale.
Il programma delle nuove produzioni operistiche, che comprende molto Novecento, si apre con un dittico interessante: Il Castello di Barbablù di Béla Bartók va in scena assieme al De Temporum Fine Comoedia di Carl Orff, che nel 1973 fu presentata in prima mondiale proprio al Festival di Salisburgo. Regia, scene, luci e costumi sono di Romeo Castellucci, mentre Teodor Currentzis dirige un cast in cui si distingue il soprano lituano Ausrine Stundyte nel ruolo di Judith. Segue il nuovo allestimento del Trittico di Puccini: una produzione stellare in cui Asmik Grigorian è la protagonista in tutti e tre gli atti unici, Christof Loy cura la regia e Franz Welser-Möst dirige i Wiener Philharmoniker. Barrie Kosky firma la nuova Kátia Kabanová di Leoš Janáček, con il direttore ceco Jakub Hrůša sul podio.
Corinne Winters rimanderà gli accenti appassionati e dolenti della protagonista.
Jakob Lenz di Wolfgang Rihm, un atto unico del secondo Novecento, sarà eseguita una sola volta e in forma di concerto, con Maxime Pascal alla guida dell’Ensemble francese Le Balcon.
Di gran pregio anche il calendario delle riprese. Joana Mallwitz dirige i Wiener
Philharmoniker nella riproposizione del Flauto Magico (Die Zauberflöte) realizzato dalla regista americana Lydia Steier nel 2018; Brenda Rae restituisce i furori della Regina della Notte.

Torna in palcoscenico anche la Aida ideata dalla regista iraniana Shirin Neshat per
l’edizione 2017 della rassegna salisburghese. Sotto la direzione di Alain Altinoglu, il soprano russo Elena Stikhina veste i panni della sventurata principessa, mentre Anita Rachvelishvili canta Amneris e Piotr Beczala è Radamès.

 Lucia di Lammermoor sarà presentata in forma di concerto il 25 agosto. Lisette Oropesa interpreta la protagonista del dramma donizettiano, mentre Daniele Rustioni fa il suo debutto al festival ai comandi dell’orchestra del Mozarteum. 

Infine, Cecilia Bartoli riproporrà in estate il Barbiere di Siviglia che la vedrà
protagonista come Rosina già in giugno al Festival di Pentecoste, di cui è direttrice artistica dal 2012. Al suo fianco Edgardo Rocha come Conte diAlmaviva, Alessandro Corbelli come Bartolo, Nicola Alaimo nel ruolo di Figaro e Ildar Abdrazakov come Basilio. Gianluca Capuano dirige Les Musiciens du Prince-Monaco.

Fin dal 1921, cioè dalla seconda estate del Festival, i concerti sono un pilastro della
manifestazione e hanno sempre offerto un caleidoscopio di stili, repertori e generi. Il
cartellone allinea i concerti dei Wiener Philharmoniker e delle orchestre prestigiose che
sono ospiti del Festival, i concerti solistici, i recital di canto, i concerti da camera, le matinée con l’Orchestra del Mozarteum e i concerti con la Camerata Salzburg. Impossibile 
enumerare qui tutti gli eventi, ma si possono ricordare i cinque concerti che i Wiener Philharmoniker presentano tradizionalmente al Festival. Christian Thielemann apre la serie dei cinque concerti con l'ultima sinfonia di Anton Bruckner e con la Rapsodia per contralto di Johannes Brahms, canta Elīna Garanča. Andris Nelsons continua il suo ciclo Mahleriano con la Quinta Sinfonia di Mahler e dirige il Secondo Concerto per pianoforte di Béla Bartók con solista Yefim Bronfman. Riccardo Muti dirige la Patetica di Čajkovskij, il poema sinfonico Dalla culla alla tomba di Franz Liszt e il Prologo del Mefistofele di Arrigo Boito. Anche il quarto concerto dei Wiener è dedicato all’opera: nella stessa serata Daniel Barenboim accosta il secondo atto di Sansone e Dalila di Camille Saint-Saëns al secondo atto del Parsifal. Elīna Garanča, Brandon Jovanovich e Michael Volle cantano i ruoli solisti. Esa-Pekka Salonen conclude la serie dei concerti con il Preludio e il Liebestod del Tristano e la Sinfonia Turangalîla di Oliver Messiaen, con Yuja Wang al pianoforte.

Splendida la serie dei concerti solistici con grandi ospiti, fra cui spicca Maurizio Pollini che la prossima estate festeggerà l’ottantesimo compleanno e che debuttò al Festival quasi 50 anni fa. Anche Pierre-Laurent Aimard, Igor Levit, Evgeny Kissin, Patricia Kopatschinskaja, András Schiff, Grigory Sokolov, Daniil Trifonov, Arcadi Volodos e Fazıl Say saranno protagonisti dell’estate salisburghese. 

Il cartellone è impreziosito da quattro Liederabend con interpreti d'eccezione, fra cui Diana Damrau e Jonas Kaufmann.
Tutto il programma dell’edizione 2022 del Festival di Salisburgo è disponibile a:
https://www.salzburgerfestspiele.at/karten/programm

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