mercoledì 2 marzo 2022

E' impossibile che conigli si trasformino in leoni, specie se intendono difendere agi e privilegi. A proposito degli artisti russi che non condannano nè Putin nè la sua guerra criminale

Uno il coraggio non se lo può dare, se non ce l'ha - ci sembra che dicesse così il Manzoni nei suoi Promessi Sposi, a proposito del povero Don Abbondio.  Solo che Don Abbondio era un povero curato, mentre coloro i quali noi abbiamo definito 'conigli' e quasi 'figli' di Don Abbondio, sono star celebrate, che vivono nel lusso e godono di privilegi che si sono guadagnati innanzitutto con la loro arte - nessuno lo nega - ma anche con compromissioni con il potere. E Gergiev è l'esempio più lampante, ed anche più censurabile.

 A San Pietroburgo egli è una specie di zar cittadino, che vive nella  suntuosa reggia che l'amico Putin gli ha costruito: il nuovo teatro ed il nuovo auditorium. 

C'è chi oggi paragona Putin ad Hitler; e Gergiev a Furwaengler.  Il direttore era rimasto in Germania durante il nazismo , per costituire una difesa del mondo della musica dal dittatore ( Nuria Schoenberg ci ha raccontato che Furtwaengler aveva manifestato a suo padre il proposito di lasciare la Germania, e che aveva poi desistito dal farlo per la suddetta ragione); mentre il dittatore se lo teneva caro perchè era una delle pochissime facce 'buone' del regime da mostrare al mondo.  

Chi fa questo paragone dimentica le pronunce di Gergiev a favore di Putin, in varie occasioni, anche belliche o di occupazione, a fronte del silenzio di Furtwaengler, almeno quello non potendo esprimersi altrimenti. A causa di esse, chi quelle dichiarazioni pubbliche non le dimentica, gli chiede almeno di pronunciarsi sulla guerra mossa dal suo protettore contro una  nazione libera, con la  concomitante strage di civili. Se non intendi ripudiare l'amico Putin, condanni - farisaicamente -  la guerra criminale.

Nemmeno questa drammatica situazione spinge il privilegiato Gergiev, e per questo in molti lo biasimano e alcune istituzioni musicali, sempre più numerose con il passare dei giorni, l'hanno cancellato dai loro cartelloni.

Male ha fatto perciò la Netrebko - padronissima di farlo naturalmente, della sua vita dispone solo Lei - a cancellare molti suoi impegni per salvare la faccia del suo amico direttore e suo scopritore. Che ha anche difeso, sostenendo che non si può costringere un artista a 'immischiarsi'  nella politica. Neanche a fronte di stragi che sono sotto gli occhi ti tutto il mondo  delle quali è  unico responsabile quell'assassino che governa da dittatore il loro comune paese.

 Il mondo intero si augura che il dittatore abbia i giorni contati e ci piacerebbe assistere alla sua caduta, che ci auguriamo a breve. Ma anche vedere ciò che faranno dopo sia Gergiev che Netrebko.

Molti artisti russi, a capo di importanti istituzioni culturali nel loro paese si sono dimessi per protestare clamorosamente contro una  guerra ingiusta e criminale. Al mondo, ed anche in Russia, non ci sono solo conigli! I quali se un giorno tentassero di fare il verso del leone, nessuno potrebbe credere al loro finto ruggito.

  

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