venerdì 11 febbraio 2022

Diabolico è perseverare anche in falsi crediti . Smettiamola con la 'FAMA INTERNAZIONALE' attribuita ad una direttrice - direttore! - d'orchestra, che FAMA non ha

Ogni volta che in Italia nel settore musicale,  sempre  in ambiti assai marginali,  si parla di una certa direttrice d'orchestra - che però vuole essere chiamata 'direttore' - il cui nome ci siamo ripromessi di non citare mai più per non farle pubblicità, si scrive immancabilmente che è la più giovane direttrice e soprattutto - bugia delle bugie- che gode di di FAMA INTERNAZIONALE.

 Sarà anche la più giovane, ma forse neanche questo è vero perchè  da quando Lei se ne faceva vanto,  altre più giovani di lei si sono fatte conoscere, ma la sua fama è certamente CADUCA. Nel senso che, come abbiamo spiegato tante volte prima d'ora, Lei dirige, è vero, qua e là anche all'estero, ma solitamente  orchestre e complessi di seconda se non di terza categoria. Il che accade anche in Italia, dove in questi giorni dirige la FORM - Orchestra  regionale marchigiana, sulla quale non sapremmo dire altro - ed anche un altro complesso raccogliticcio, a Milano, nell'ambito di una iniziativa benefica. 

 Ora una come Lei, carina, capelli fluenti, testimonial pubblicitaria, se fosse brava  per davvero - come  quelle fake news vorrebbero dare ad intendere - avrebbe già ricevuto  inviti da orchestra stabili e degne di questo nome, anche in Italia.

 Perciò si smetta di scrivere di lei che , per la sua attività di direttrice d'orchestra, si è guadagnata fama INTERNAZIONALE, perché tale fama ce l'ha soltanto presso chi non capisce un tubo di musica e, per questo, continua a ripetere ciò che falsamente è stato detto una volta quando si pensava, e sperava per Lei, che alla prestanza e brillantezza fuori dalla professione, corrispondesse competenza e bravura anche sul podio. 

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