Crediamo di sapere perché Roma, dopo qualche giorno che sembrava meno sporca, sia tornata ad essere una discarica a cielo aperto.
Con l'avvicinarsi delle elezioni - ormai fra poche ore - la sindaca uscente, essendosi ricandidata, aveva pensato bene di far raccogliere la monnezza, invece che ogni sette giorni ogni quattro. E qualche miglioramento della situazione s'era notato.
I cittadini l'avevano giudicato, tale miglioramento, come una captatio benevolentiae da parte della Raggi che, secondo i sondaggi sembrava avere qualche chances di restare in Campidoglio, o come il modo più istantaneo di evitare agli elettori di doversi districare, recandosi ai seggi, fra i sacchi di immondizia che ormai sono tornati a cataste nelle strade.
Invece poi le cose sono tornate come prima, anzi, se si vuole, peggio. Strade invase dai rifiuti, cassonetti strapieni e maleodoranti. Perchè?
Siccome i sondaggi la danno ormai fuori gioco, e noi speriamo che sarà così, lei ha pensato di lasciare all'avversario, che vincerà le elezioni, un regalo grande quanto la città: una montagna di rifiuti dappertutto: "ci pensi lui, visto che ha vinto le elezioni, a provvedere al loro smaltimento". Un sacchetto avvelenato!
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