giovedì 1 aprile 2021

Se parliamo di Madia non accusateci di misoginia

  Ha certamente la 'faccia d'angelo' 'cosiddetta, Marianna Madia,  e incorniciata da quella chioma bionda e dallo sguardo dolce, sembra addirittura una madonna. Una sua vicina di casa la descrive anche come persona  dai modi gentili ecc...ecc...  Noi non discutiamo di questo; ma ci fa sinceramente piacere sapere che è persona 'a modo'.

 Eppure in questi giorni l'angelo/madonna s'è fatta sentire con un linguaggio che non si addice affatto ad una creatura 'celeste', venuta in  terra a 'miracol mostrare'. Ha accusato il suo partito di misoginia,   Lei angelo/madonna indifesa, vittima di attacchi degli uomini di potere del suo partito, che hanno preferito ad un volto angelico come il suo uno più sbarazzino, come la Serracchiani. Che era arrivata al partito e poi al Parlamento con una sortita  in una assemblea generale del PD.

 Mentre la Madia? La storia del suo arrivo nel partito e poi in Parlamento dove siede da oltre dieci anni, senza che abbia dato fastidio ad alcuno, è di altro genere: va fatta risalire a Uolter,  l'americano dal cuore nobile, come continua a dimostrare anche in questi mesi nella nuova veste di giornalista e cineasta. Nel cui staff lavorava da giornalista il padre della Madia, Stefano, scomparso prematuramente per un brutto male a soli 50 anni.

 Veltroni non fece passare tempo, la ferita oltre che al suo staff  non si rimarginava neanche nel suo  tenero cuore; e nel tentativo di alleviarlo almeno il dolore, intitolò una strada al giornalista  Stefano Madia ( e noi che non abbiamo mai mandato giù l'intitolazione al sindaco Petroselli di una delle strade 'storiche' e 'gloriose' di Roma, quella che collega il Campidoglio alla 'Bocca della verità' - e Petroselli era stato un ottimo sindaco, a detta di tutti - come potevamo tollerare questa nuova intitolazione, infondo senza meriti preclari, a Madia, seppure nella periferia della Capitale?) e spinse nel partito la giovane Marianna, al punto che quattro anni appena dopo la morte del padre riuscì a farla entrare in Parlamento, all'età di 28 anni. Un volto giovane, una famiglia colpita da tragico evento, e l'inesperienza dichiarata come dote politica, tutto concorse come punto a suo favore.

 Noi non abbiamo seguito il percorso politico della deputata Madia, nei già 12 anni di attività politica, ricordiamo solo qualche incidente occorsole da ministra - già è stata anche ministra - e la polemica del Fatto Quotidiano sulla sua tesi di laurea, anzi  di specializzazione.

Per il resto, il suo stare 'zitta e buona' per non infastidire nessuno,  a Lei ha già fruttato abbastanza.

Perciò...   


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