mercoledì 14 aprile 2021

Franceschini vorrebbe ipotecare la Rai per metterci il suo fidatissimo Nastasi. SENZA VERGOGNA!

 Il ministro Franceschini dovrebbe camminare 'muro muro'- come si dice a Roma - per la vergogna, se  si provasse a muovere anche solo un dito per  far sedere il suo fidatissimo scudiero, Salvo Nastasi, il 'grande & grosso' ex direttore generale del suo ministero, sulla poltrona più alta della Rai, la cui dirigenza, compreso il CDA, è in scadenza e dovrà essere presto rinnovata. Qualche giornale ben informato lo paventa.

 Questa storia si intreccia, nelle stesse settimane, con un'altra che indirettamente vede coinvolti, se non direttamente  almeno per ora Nastasi e sua  moglie Giulia Minoli, soprattutto suo suocero, Giovanni Minoli. Quella dei diritti de La storia siamo noi, per i quali la Rai ha chiarito che se mai Minoli dovesse pretenderli, riguarderebbero un periodo molto breve: 2010-2013, ed ha spiegato il perchè, e noi non staremo a ripeterlo (ne abbiamo parlato in un recente post).

 Minoli, forte di questa causa pendente, che comunque vada, porterà nelle sue tasche, già ampiamente gonfiate dalla Rai, altri soldi, sul cui ammontare potrebbe fare qualche sconto alla rai, se venisse accolta la sua autocandidatura alla direzione generale o alla presidenza Rai, a 75 anni suonati; lui già pensionato Rai, e poi riassunto con contratti di collaborazione - non certamente a titolo gratuito - ecc..ecc...

 A noi che Minoli ci autocandidi importa poco, lo ha fatto già tante altre volte prima, senza riuscirci, chissà che per lui - ma solo per lui - non sia la volta buona.

 Adesso il problema è costituito dall'interesse di Franceschini a spingere Nastasi - secondo quanto si legge sui giornali, dove si legge anche che un altro nome avanzato è quello di Masi, sì Mauro Masi, già in Rai - da noi scherzosamente chiamato il parrucchiere, per via di quei quattro capelli curati nello stile Trump, che alla Rai ha piazzato Ingrid Muccitelli, la sua 'regazza', alla romana, sempre scherzosamente - e l'uno e l'altro uomini di Gianni Letta .  Particolarmente Nastasi perchè gli ha fatto anche da testimone di nozze con Giulia Minoli, in una lontana isola siciliana.

 Franceschini dovrebbe avere la decenza di riflettere su alcune ragioni, per non richiamare Nastasi al ministero, dalla Presidenza del Consiglio e Bagnoli, dove l'aveva voluto Renzi, su suggerimento di Nardella. tutti compagni di merende. E, invece, l'ha richiamato, perchè a ministri incompetenti serve un 'azzeccagarbugli' suggeritore che di guai alla cultura e spettacolo ne ha fatti abbastanza, anche sotto Franceschini.

 Nastasi, tanto per citare fatti recenti e personali quando Franceschini lo nominò commissario del Teatro San Carlo di Napoli, si inventò un 'Museo del Teatro', a capo del quale mise sua moglie Giulia, fresca sposina in cerca di occupazione, nonostante fosse figlia di Giovanni Minoli e di Matilde Bernabei - c'avete presente chi sono?

 La giovane signora Nastasi dovette abbandonare a gambe levate Napoli quando il fatto scandaloso, divenne di pubblico dominio. Franceschini se lo è dimenticato?

 E poi come si fa a pensare, già solo pensare, di candidare Nastasi alla Rai- contemporaneamente all'autocandidatura di Minoli - senza pensare che se le due candidature andassero in porto avremmo una famiglia che già con la Rai ha accordi commerciali da decenni, attraverso la Lux Vide dei Bernabei,  che produce  molti programmi che vende poi alla Rai, e che verrebbe a trattare con se stessa. Insomma Minoli/Bernabei o Nastasi/Minoli che producono per la Rai comprano i loro stessi prodotti per la Rai.

 Ci vuole una bella faccia tosta! 

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