lunedì 11 gennaio 2021

Festival della Valle d'Itria a Martina Franca. Anticipazioni edizione estate 2021 ( da La Gazzetta del Mezzogiorno.it, di Ottavio cristofaro)

 Per la prima volta, il direttore musicale Fabio Luisi salirà sul podio per dirigere un’inaugurazione del Festival della Valle d’Itria. Altrettanto per la prima volta si svela con così largo anticipo l’intero cartellone, con tutti i titoli della 47esima edizione della rassegna lirica pugliese, quest’anno dedicata al rapporto tra Napoli e Vienna. Come di consueto, l’estate a Martina Franca si veste della musica del Festival della Valle d’Itria, dal 17 luglio al 4 agosto 2021, con una programmazione musicale che delinea un percorso che va dal Barocco napoletano di Alessandro Scarlatti e Nicola Porpora, attecchito in tutta Europa anche grazie al divismo vocale di Farinelli e dei suoi rivali, per poi arrivare al Classicismo viennese di Haydn e quindi fino a Schubert, il tutto disegnato sotto la sapiente direzione artistica di Alberto Triola e musicale di Fabio Luisi.

La serata inaugurale della 47° edizione è fissata per il 17 luglio, quando nell’atrio del Palazzo ducale andrà in scena La Creazione di Franz Joseph Haydn (1798) nella versione ritmica in italiano approntata nel 1988 (anche allora diretta da Luisi proprio per il festival pugliese) dal celebre filologo Dario Del Corno e che sarà rivista per questa nuova edizione dal figlio Filippo (compositore e attualmente assessore alla Cultura del Comune di Milano), con la regia di Fabio Ceresa e le scene di Tiziano Santi, già noti e apprezzati dal pubblico martinese. L’orchestra sarà quella del Teatro Petruzzelli, con cui anche quest’anno si rinsalda il rapporto di collaborazione con la Fondazione barese.

«La Creazione - sottolinea il direttore musicale Fabio Luisi - si presta all’esplorazione di una vocalità decisamente mediterranea adeguata all’ambiente musicale asburgico e mitteleuropeo». Un valore affettivo anche da un punto di vista personale, «questo progetto - dice ancora Luisi - mi riporta agli anni degli esordi direttoriali, nei quali, proprio a Martina Franca, ebbi il privilegio, sotto la direzione artistica di Rodolfo Celletti, di cimentarmi in questo capolavoro, allora, come oggi, nella traduzione di Dario dal Corno, effettuata su nostra richiesta».

Secondo titolo in cartellone La Griselda, opera seria in tre atti di Alessandro Scarlatti su libretto di Apostolo Zeno (dall’ultima novella omonima del Decameron di Boccaccio), proposta a Martina Franca a 300 anni dal debutto romano nel 1721 al Teatro Capranica di Roma con un cast di acclamati castrati come Antonio Bernacchi, Giacinto Fontana (detto «Il farfallino») e Giovanni Carestini. La scelta di rappresentare Scarlatti prosegue una felice consuetudine del Festival della Valle d’Itria che si è imposto fra le manifestazioni estive come tappa irrinunciabile per tutti gli appassionati di musica antica e repertorio inusitato. La regia sarà firmata da Rosetta Cucchi, le scene sempre da Tiziano Santi - così da concepire due allestimenti diversi ma conviventi nello stesso spazio - mentre la direzione sarà di uno specialista del repertorio barocco, già ospite con successo del festival due anni fa, George Petrou.

Poi sono previsti altri due gioielli musicali del repertorio barocco e classico che verranno presentati in forma scenica: la serenata a 6 voci L’Angelica del napoletano Nicola Porpora su testo di Metastasio dall’Orlando Furioso e la Winterreise («Viaggio d’inverno») di Franz Schubert (1827). Gli ulteriori dettagli, con il programma completo e gli immancabili appuntamenti in masseria, saranno resi noti appena saranno più chiare le disposizioni normative sullo spettacolo dal vivo in relazione all’emergenza sanitaria.

«Dopo il felice esito dell’edizione 2020 - commenta il presidente Franco Punzi - realizzata la scorsa estate mentre molti altri festival cancellavano le attività, desideriamo guardare avanti con l’ottimismo che ci contraddistingue da quasi mezzo secolo. È nostro dovere procedere con cautela - dice ancora Punzi - ma il varo della programmazione del Festival 2021 ci permette di portare avanti uno degli appuntamenti fondamentali fra le manifestazioni musicali europee, oltre che un’occasione imprescindibile per il territorio».

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