sabato 16 gennaio 2021

A Ferrara tutto il casino l'ha armato Vittorio Sgarbi che ora ha già in tasca i nomi del nuovo CDA da far nominare ( da la Nuova Ferrara, di Simone Govoni)

 Come riferisce la nota del Cda del Teatro firmata dallo stesso Resca «il 10 dicembre, su sollecitazione del socio unico Comune di Ferrara», a guida leghista, è stato attribuito «mandato al presidente di formalizzare un incarico temporaneo a direttore a Ovadia, fissandone i limiti della durata e del compenso». «Nei giorni successivi», il presidente «ha appreso» che «i termini della proposta contrattuale – prosegue – andavano totalmente ridiscussi, con un sensibile aumento del compenso e un prolungamento del contratto a favore del direttore, in contrasto con la delega ricevuta sulla base di quanto deliberato dal Cda in forza delle sue competenze. Risulta pertanto, a tutt’oggi, non definita la posizione di Moni Ovadia». Nel vertice di mercoledì sera, è stata resa nota la decisione del Consiglio di «rimettere il mandato».


LE DIMISSIONI

I tempi della nomina di Resca a presidente della Fondazione sembrano lontanissimi, come molte cose dell’era “pre covid”. A novembre 2019 il manager era salito sul palco del Teatro Comunale, aveva dispensato sorrisi e parlato di nuove strategie. Al suo fianco, oltre al sindaco Fabbri e all’assessore Gulinelli, anche Vittorio Sgarbi, da poco nominato presidente della Fondazione Ferrara Arte. Proprio l’intromissione (e l’imposizione) di quest’ultimo sulla scelta di Ovadia non è piaciuta al numero uno del Comunale.

Il prossimo cda

La prossima composizione del Cda la traccia Vittorio Sgarbi. «Presidente sarà Sergio Escobar, milanese con esperienze decennali in campo teatrale, tra cui quella come direttore del Piccolo. Ci sarà anche un presidente onorario nella persona del regista teatrale Pier Luigi Pizzi (così come Ferrara Arte avrà presidente onorario Salvatore Settis e Ferrara Musica, Riccardo Muti). Nel consiglio per accontentare anche la cultura di destra prevedo uno tra Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Pietrangelo Buttafuoco, con quest’ultimo in leggero vantaggio». —

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