martedì 13 ottobre 2020

Premio 'Pordenone Musica - EDUCARE alla MUSICA' a Michele dall'Ongaro

 Istituito nel 2015, giunge alla sesta edizione«La mission del premio riflette e testimonia l’impegno che il teatro dedica ai giovani e all’importanza del passaggio generazionale di conoscenze» spiega da parte sua il Presidente del  Teatro Verdi Giovanni Lessio «con particolare attenzione all’ambito musicale, fiore all’occhiello di una programmazione artistica che sempre più ha fatto di Pordenone e del suo teatro una realtà di riferimento del circuito europeo di musica classica e sinfonica». 

Il Premio Pordenone Musica verrà conferito ad un grande compositore che negli anni si è dedicato molto anche all’insegnamento ed alla valorizzazione dei talenti

Nelle precedenti cinque edizioni sono state premiate personalità “patrimonio” della musica internazionale quali Piero Rattalino, Quirino Principe, Salvatore Sciarrino, Alfred Brendel e, lo scorso anno, una delle più grandi cantanti di sempre, Edda Moser. Quest’anno il Premio, originariamente programmato per lo scorso 28 maggio, viene conferito ad un compositore italiano, conosciuto per le sue attività di musicologo e di didatta, ma anche nota voce della radiofonia italiana. Michele dall’Ongaro, figura di primo piano nel panorama musicale nazionale, è anche l’attuale Presidente-Sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, in assoluto una delle più antiche e prestigiose istituzioni musicali al mondo. 

 Motivazione del premio: “Uomo di grandi intuizioni e intelligenza critica custode di memorie con lo sguardo rivolto alla contemporaneità e al futuro, attento alla formazione di un nuovo pubblico e alla circolazione di compositori e giovani interpreti. Per restituirci un mondo dove la musica fa parte della vita quotidiana”.

                                          

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Dopo  Piero Rattalino,  Quirino Principe,  Salvatore Sciarrino,  Alfred Brendel e Edda Moser - giganti della musica - la direzione del Teatro Verdi, organizzatrice del Premio 'Pordenone Musica. Educare alla musica', ha voltato pagina attribuendolo ad un compositore  che da tempo si è dedicato all'organizzazione: ora  dalla sovrintendenza di Santa Cecilia,  all'organizzazione di concerti; e prima ancora, in Rai, dall'organizzazione della sua carriera  e fortuna.

Quando il premiato si sarebbe dedicato alla "formazione di nuovo pubblico, e più ancora alla circolazione di compositori e giovani interpreti", nella motivazione non si precisa. 

Dall'Ongaro si è insediato all'Accademia, che esisteva prima di lui ed andava avanti nelle sue molteplici attività da tempo; a noi che conosciamo bene la sua storia pofessionale, non risulta che in Rai si sia occupato della circolazione di compositori e giovani interpreti. Alla circolazione di compositori si è dedicato, certamente , ma alla circolazione del compositore dall'Ongaro  in primis.

La sua gestione 'interessata' della musica in Rai, soprattutto a Radio Tre,  noi l'abbiamo criticata aspramente, e per questo ci beccammo una denuncia. Che però il giudice ha rigettato, scagionandoci del tutto ed anzi condannando il denunciante, cioè il filantropo dall'Ongaro, a pagare le spese di giudizio.

Una delle pochissime, forse l'unica motivazione motivata del premio, è quella che  lo indica come ' Nota voce della radiofonia italiana'.  Occorre ammetterlo, a parole è anche bravo.

 Per il resto, in Italia un  premio non si nega a nessuno, specie se il premiato esercita un qualche potere, come dall'Ongaro: un nano fra i giganti del Premio Pordenone Musica. ( P.A.)


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