domenica 11 ottobre 2020

Il Festival Verdi di Parma ringrazia il pubblico. Ma anche i giornali e gli sponsor, con pubblicità a pagamento. Ce n'era bisogno?

 E' finito con un applauso al pubblico il gala conclusivo del festival Verdi di Parma, nel giorno del compleanno numero 207 del compositore di Traviata e Rigoletto.

 Lo ha fatto il baritono Ludovic Tézier , che dopo esser stato protagonista del Macbeth all'aperto all'inaugurazione dell'11 settembre è tornato a sostituire l'infortunato Luca Salsi nella serata finale al Teatro Regio. E non si è trattato di un applauso di circostanza, perché in tempo di Covid con i contagi che salgono, e il pericolo di nuove chiusure o comunque di un ulteriore stretta sulle capienze delle sale, nulla è scontato.

Come diceva qualcuno del teatro in serata, "ci sentiamo come a suonare il minuetto sull'orlo di un precipizio". Perché per realizzare la rassegna, confermata quest'anno a differenza di tante altre che hanno preferito cancellare l'edizione 2020, c'è voluto un grande sforzo: prima allestire un teatro all'aperto in modo da avere almeno mille spettatori, poi - all'arrivo del brutto tempo - un progetto con plexiglass, ingressi ed uscite differenziate nel teatro in modo da poter accogliere almeno 600 spettatori, e i messaggi continui a ricordare di tenere le mascherine e i controlli sul pubblico (comunque disciplinato). 

Tutto mentre fuori i ragazzi si assiepavano sui gradini di piazzale della Pace con birra, musica e poche protezioni, e lo stesso nelle vie della movida, che a Parma c'è come in tutte le città d'Italia.

"In questa situazione in altri Paesi molti teatri hanno deciso di chiudere - ha detto Tézier dopo il gala in cui si è esibito con il basso Roberto Tagliavini e il pianista Milo Martani .- e hanno mandato in mezzo a una strada, non a casa, coristi, tecnici e le loro famiglie". "Loro - ha detto riferendosi agli organizzatori del festival - hanno deciso di fare teatro stasera ma voi siete venuti in questa bellissima e storica sala e allora io io voglio fare questo a voi". Ovvero l'applauso a cui è seguito in regalo come bis 'Alzati là tuo figlio' dal Ballo in maschera. Serata applaudita e commossa. (ANSA).


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