Un lancio di agenzia ha rotto il silenzio elettorale con un sondaggio pubblicato per errore. Nel corso della serata dell’11 settembre, l’agenzia di stampa Ansa ha diffuso un sondaggio Ipsos commissionato dalla Presidenza del Consiglio su un campione rappresentativo. L’oggetto dell’indagine erano le intenzioni di voto al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e al gradimento dei leader politici. Il tutto a dieci giorni dalla data che chiamerà milioni di italiani alle urne.
Nonostante l’annullamento del lancio d’agenzia e le scuse del direttore Luigi Contu, in molti sui social esprimono perplessità.
Il sondaggio era stato commissionato dal premier Conte, a capo della coalizione che ha promosso il referendum stesso. L’Ansa lo ottiene e lo diffonde intorno alle 19 di venerdì 11 settembre. La legge vieta di diffondere sondaggi politici o elettorali nei 15 giorni che precedono le votazioni.
Il lancio dell’Ansa viene inizialmente notato su Twitter da Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend che, un paio di ore dopo, segnala che la notizia era stata in seguito cancellata. “Non ricordo fosse mai accaduta una cosa simile in pieno blackout pre-elettorale”, commenta Pregliasco.
“È stato un errore e ce ne scusiamo. Appena ce ne siamo resi conto abbiamo annullato e cancellato la notizia. Come si deve fare quando purtroppo si sbaglia”, ha scritto Luigi Contu, direttore dell’agenzia di stampa.
Le scuse non sono bastate a placare le polemiche. In molti, sui social, ipotizzano che qualcuno possa aver tratto vantaggio dalla pubblicazione del sondaggio, che indicava proprio un risultato in linea con i desideri del governo. Ma è quasi impossibile credere che la maggiore e più prestigiosa agenzia di stampa nazionale si presti a un simile intrigo.
Difficile anche credere che la maggiore, più prestigiosa (e istituzionale) agenzia nazionale cada in un errore così marchiano.
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