mercoledì 6 maggio 2020

Morto, con segni di arma da fuoco, a Pittsburg un giovane ricercatore cinese che studiava, con esiti interessanti, le infezioni da Coronavirus ( da UFFPOST)

Un mistero avvolge la morte di Bing Liu, 37enne ricercatore dell’Università di Pittsburgh che aveva fatto “scoperte molto significative” legate alle infezioni da Covid-19. Stando alle prime ricostruzioni, lo scienziato sarebbe stato ucciso da colpi d’arma da fuoco sabato 2 maggio, in quello che la polizia definisce un omicidio-suicidio. A riportare la notizia è la Cnn.

Il corpo dell’uomo, al momento del ritrovamento, presentava ferite alla testa, al collo, al busto e alle estremità. Il corpo di un secondo uomo - Hao Gu, 46 anni - è stato trovato in un’auto parcheggiata vicino alla scena del crimine. Per la polizia, il secondo uomo sembrerebbe essere deceduto per un colpo di pistola autoinflitto alla testa. Si ritiene che Bing Liu e il soggetto si conoscessero.


“Bing stava facendo scoperte molto significative per la comprensione dei meccanismi cellulari che sono alla base dell’infezione da SARS-CoV-2 e delle annesse complicazioni”, ha affermato il dipartimento di biologia dove il 37enne lavorava.

Per la polizia, i due si conoscevano tra loro, ma non c’è al momento alcuna prova a testimoniare che Liu sia stato ucciso in quanto cinese, per gli studi che stava svolgendo. 


I suoi colleghi lo descrivono come un eccezionale ricercatore e si sono impegnati a portare a termine il suo lavoro, “nel tentativo di rendere omaggio alla sua eccellenza scientifica”. 


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