lunedì 11 maggio 2020

Enzo Romano, padre di Silvia-Aisha, è orgoglioso di sua figlia come di tanti altri giovani, animati dal stesso entusiasmo e dalla medesima volontà di fare qualcosa per gli altri

"Penso che, come lei ci siano, tanti ragazzi che si danno da fare per il prossimo e che sono in prima linea per conquistare il mondo che vorrebbero: un mondo diverso e più giusto. Ma mia figlia non è andata in Africa per diventare un'icona, è partita perché era quello che sentiva nel cuore», ha affermato il padre di Silvia all'indomani del rientro in Italia della cooperante. «Era quello che voleva fare: lavorare per gli altri, mettersi al servizio di persone meno fortunate e aiutarle grazie alle sue capacità e al suo sorriso. - ha continuato Enzo Romano - Poi si è trovata a diventare un'icona, per ciò che le è capitato. Ma, ripeto, ci cono tanti giovani attivi per il cambiamento. Ora, l'importante è che sia tornata da noi sana e salva».

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