mercoledì 11 marzo 2020

Italia, modello Vuhan. Chiusa per fermare il contagio del Coronavirus

Questo è il momento di fare un altro passo in più. Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità. 

E poi chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. 

Aperte invece le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. 

Ma l'elenco continua con la chiusura di bar, pub, ristoranti, attività artigianali di servizio, come parrucchieri, estetisti.

Vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti, chiusi i reparti industriali non essenziali, protocolli di sicurezza adeguati a tutti

Il premier Conte ringrazia gli italiani per aver cambiato le abitudini di vita, cambiamento faticoso ma che rende un grande contributo al Paese.


L'Italia prova di essere una grande Nazione, diamo prova di grande resistenza. il mondo di guarda e ci prende come esempio positivo di un Paese che ha saputo reagire con maggior forza, diventando un modello per tutti gli altri.

Sfida che mette a dura prova il nostro sistema santario e la tenuta del sistema produttivo.


Abbiamo tenuto conto di tutti i valori e gli interessi in gioco.

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Conte . Messaggio alla nazione

“Tutto il mondo ci guarda: ci guardano pe il numero di contagi ma anche perché abbiamo dato prova di grande resistenza. Non solo ci guarderanno e ci prenderanno come esempio positivo di un paese che è riuscito a vincere la sua battaglia contro una pandemia. Siamo quelli che stanno reagendo con la maggior forza e la massima determinazione.
 Governare significa avere una visione a 360 gradi. Questa sfida mette a dura prova il sistema sanitario nazionale e riguarda anche la nostra economia fatta di piccole e medie imprese. Ho fatto un patto con la mia coscienza : al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani. 
Quando ho adottato le precedenti misure sapevo che si trattava di un primo passo e che non sarebbe stato l’ultimo. Bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti.”

“Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali e vendita al dettaglio ad eccezione di negozi di prima necessità, farmacie, parafarmacie. Nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. 

Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudono anche i parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro“.

“Va attuata più possibile la modalità del lavoro agile, incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti. Restano chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le loro attività purché proteggano i propri lavoratori al fine di evitare il contagio. 

Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, dei servizi di pubblica utilità, di quelli bancari, postali, finanziari e assicurativi. Saranno garantite le attività de settore agricolo, zootecnico comprese le filiere che svolgono beni e servizi rispetto ad esse”.

“La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti a motivi di salute, lavoro e necessità come andare a fare la spesa. 

L’effetto del nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra un paio di settimane. Non possiamo pensare di misurare domani l’impatto di queste misure. Se i numeri dovessero continuare a crescere non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure“.

“A breve nominerò anche un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere. Avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà per rafforzare la produzione e la distribuzione di attrezzature di terapie intensive. Avrà anche il potere di creare nuovi stabilimenti per sopperire alle carenze sin qui riscontrate. La persona che nominerò sarà Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, che si coordinerà con Borrelli e la Protezione Civile. Ringrazio tutti per il lavoro che stanno fin qui facendo”.


“Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo più in fretta da questa emergenza. Il paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani per tutta la durata. 

Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Rimaniamo distanti per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo”.


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