martedì 4 febbraio 2020

Francesco Cera ha registrato, per Arcana, tutto Frescobaldi all'organo e al clavicembalo

Tornando da una rimpatriata musicale  dall'Aula Magna dell'Università (dove risplende , restaurato, il bell'affresco di Sironi) per un concerto ormai raro dedicato a Maderna, del quale scriveremo poi, abbiamo ascoltato a Radio Tre Francesco Cera, organista e clavicembalista, che ha da poco pubblicato per l'etichetta ARCANA, un cofanetto dedicato all'opera organistica e clavicembalistica di Girolamo Frescobaldi, parlare del musicista e della sua opera.

 A chiusura della chiacchierata, Francesco Cera ha fatto ascoltare  un Kyrie dalla Messa della Madonna dei celeberrimi Fiori Musicali ( 1635, lo stesso anno in cui Bernini erige il baldacchino dell'altare maggiore di San Pietro) del musicista ferrarese, alternando - come da prassi dell'epoca - i versetti gregoriani con i versetti 'organistici'.

Ascoltando l'esecuzione vocale affidata all'ensemble 'Arte & Musica', diretto dallo stesso Cera, siamo rimasti sorpresi dai Kyrie gregoriani, come proposti da  Cera, che non rispondevano certamente alla versione della edizione critica proposta da Solesmes, all'inizio del secolo scorso.
 E allora ci siamo chiesti, non sapendo però  trovare una risposta, se Cera abbia seguito una versione melodica,  ricavata direttamente dal 'cantus firmus' sul quale è costruito il versetto organistico;  o se sia ricorso ad una versione arcaica, o abbia fatto riferimento alla cosiddetta edizione 'palestriniana'.
E questo è il primo rebus che non riusciamo a sciogliere da soli.

Ma ce n'è anche un secondo. Cera ha fatto cantare quelle poche note del cantus firmus, con valori di durata simili a quelle  dell' elaborazione organistica.
 Le poche note del versetto sono 'tenute' e scandite - firmus appunto si dice di un canto qualsiasi quando viene utilizzato in una elaborazione strumentale - come non avevamo mai ascoltato fare.

Forse Cera è convinto, sulla falsariga del cantus firmus organistico utilizzato da Frescobaldi, che il musicista compositore quelle durate e quella linea melodica (notevolmente semplificata) le abbia avute nelle orecchie ascoltando i cantori pontifici? E così lo ha imitato?

Accettansi  soluzioni per i dubbi.

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