domenica 2 febbraio 2020

Coronavirus. Isolato a Roma , Ospedale Spallanzani, il virus. Ora sarà più facile combatterlo ( da Fanpage,it)



Isolato il Coronavirus 2018-nCoV: è successo in Italia, all’ospedale Spallanzani di Roma. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza.  e il prof. Ippolito (direttore scientifico del nosocomio): “Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. L’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”...

 All'ospedale Spallanzani di Roma è stato isolato il codice genetico del Coronavirus che dalla città cinese di Wuhan ha gettato nel panico il mondo intero, con le sue 304 vittime accertate e oltre 14mila contagi. La notizia è di grande importanza. "Abbiamo molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione", ha sottolineato il ministro Speranza.

"Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. L'Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca", ha poi specificato il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito nel corso di una conferenza stampa in cui si è fatto il punto sullo stato dell'arte dell'emergenza...


Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani e del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, ha commentato: "Siamo soddisfatti, certo, perché questo non è un fuoco del momento, si tratta di una missione, lavorare sempre per essere pronti a catturare la novità e a rispondere. L'Istituto Spallanzani è stato il primo in Italia a dare una risposta locale, partendo prima con metodi nostri e adottando poi quanto dettato dall'Oms e così abbiamo ottenuto la sequenza del primo frammento del virus, dalla quale abbiamo avuto poi la capacità di fare la diagnosi". 

 "Avere isolato il virus, averlo in mano, vuol dire poterlo coltivare, non solo fare l'acido nucleico, che è solo l'impronta del virus, averlo in vitro vivo e vegeto significa poterlo studiare a fondo. In questo modo si possono capire i meccanismi di patogenesi, – spiega Capobianchi – cioè come fa il virus a causare danno, questo rende possibile identificare i target terapeutici, si può quindi studiare la risposta immunitaria. Avere isolato il virus ci permette di affinare gli strumenti diagnostici e quindi di mettere a punto i test sierologici per la ricerca degli anticorpi nelle persone infettate e quindi guarirle".


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