giovedì 6 febbraio 2020

Bentornato sulla terra, Luca volante

Dopo 210 giorni trascorsi nello spazio, l'astronauta dell'Esa Luca Parmitano è rientrato sulla terra insieme all'astronauta della Nasa Christina Koch - che nello spazio ha trascorso 328 giorni, la permanenza più lunga per una donna in una singola missione - e al cosmonauta russo Alexander Skvortsov. L'atterraggio della capsula della Soyuz MS-13 nelle steppe del Kazakistan è avvenuto come previsto alle 10.12 ora italiana. 

Parmitano, partito alla volta della Stazione spaziale internazionale il 20 luglio 2019, ha trascorso in orbita quasi sette mesi per la missione "Beyond" dell'Esa, la sua seconda missione di lunga durata sulla Iss dopo "Volare" dell'Asi nel 2013. Parmitano è uscito per ultimo dalla capsula. Sorridente, l'astronauta dell'Esa - che appare in buone condizioni, come i suoi compagni di viaggio Christina Koch e Alexander Skvortsov - ha salutato la piccola folla presente sul luogo dell'atterraggio. Nessuno di loro è in grado di camminare, dopo i mesi trascorsi in microgravità, quindi i tre vengono trasportati a braccia. 

Dal Kazakistan Parmitano volerà direttamente in Germania, con arrivo previsto questa sera, intorno alle 22 ora italiana, all'aeroporto militare di Colonia dove rilascerà una dichiarazione. Quindi proseguirà per il Centro Addestramento Astronauti dell'ESA dove l'8 febbraio è in programma una conferenza stampa. Al rientro da una missione gli astronauti intraprendono un intenso programma scientifico e di riabilitazione dopo i mesi di lavoro trascorsi in microgravità.

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