sabato 4 agosto 2018

Se fossi Foa, Marcello...

Ma non lo sono e tuttavia fingo di esserlo per dirvi come avrei agito io, nonostante il politico che riteneva di graziarmi mi abbia detto di resistere.
 Salvini mi propone come presidente del CdA Rai, con Salini direttore generale, il vero capo azienda. Tale proposta deve essere accettata dallo stesso CdA e poi accolta con una votazione che richiede un certo quorum, dalla Commissione di vigilanza. Va da sè che  quella di Salvini - mentre  dovrebbe essere il Governo a farla, ma si sa con questo governo chi comanda è Salvini più di Di Maio ed anche Giorgetti;  mentre Conte ha il ruolo di rappresentanza e Tria quello di mettere la faccia sua al Governo per non far vedere le facce della vergogna -  è una proposta. E se la Commissione di Vigilanza non la vota, quella proposta cade.
 E allora che avrei fatto io?
Quello che ha fatto Salvini lo sappiamo: il nostro ( di chi? forse suo) candidato è Foa e noi andiamo avanti con Foa che resta. E sappiamo anche  quello che ha detto e fatto Foa: resto nel CdA Rai, e come consigliere anziano presiedo il CdA, che può agire regolarmente.
Di Maio, invece,  messo all'angolo, ha cercato di uscire dalla stretta, contraddicendo il partner e consigliandogli di cercare un altro candidato  più condivisibile,  condividendolo anche con FI, e proporlo al CdA e poi alla Commissione parlamentare.
 Perchè questa insistenza di Salvini ed obbedienza  'perinde ac cadaver' di Foa? Perchè il primo ha spiegato: 'me ne frego' del parere della Commissione, questo è il nostro ( mio) candidato) e basta.
 Il secondo perchè, dopo il diktat di Slavini, non vuole per nessuna ragione - e non perchè suo figlio lavora nello staff di Salvini al Ministero, un particolare irrilevante - contraddire chi lo ha promosso e non accetta  intromissioni di altri  sulle sue decisioni.

 Ma allora io che avrei fatto, se fossi Foa? Semplice. Se fossi Foa, anche senza essere direttore di un giornale ed anche editore di me stesso ( Foa ha diretto il Corriere del Ticino ed è a capo della società che lo edita), avrei avuto un soprassalto di orgoglio ed una punta di dignità personale e professionale e me ne sarei andato. La Commissione di Vigilanza mi ha bocciato,  e io me ne vado non sto a disposizione del Ministero dell'Economia che mi ha voluto - non dica  c... Foa, Il povero Tria  ha detto a Salvini, come dice anche a Di Maio, troppo spesso : ubbidisco! - nè intendo fare il lacchè di Salvini. Perchè con l'ascesa di un lacchè il cambiamento è di là da venire.
 Ma io che non sono Foa almeno il consiglio glielo do gratuitamente e senza alcun interesse.

La permanenza di Foa e quindi la legale operatività del CdA Rai, anche senza presidente regolarmente eletto, e l'insistenza di Salvini,  hanno un'altra finalità. Quella di procedere alle nomine dei direttore di reti e testate Rai: che è poi il vero obiettivo.  Cosa che sarebbe dovuta avvenire il prossimo martedì, ma che non avverrà perchè tutti i partiti di opposizione, fra i quali anche FI, alleato sul territorio del leghista Salvini, hanno fatto sapere che  qualora ciò accadesse, si rivolgerebbero direttamente al Capo dello Stato per chiedere un suo intervento a difesa del rispetto delle regole democratiche.
 Intanto già sono circolati nomi di direttori: questo gradito alla Lega e questo ai Cinquestelle. Con buona pace del governo del cambiamento che si sta rivelando, nei primi sessanta giorni di vita, come il governo dell'occupazione del potere. 

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