sabato 28 luglio 2018

La copertina di 'Famiglia Cristiana'. Da Salvini ( satana) a Venezi (direttrice d'orchestra)

 Perchè tanta attenzione ed altrettanto clamore per la copertina dell'ultimo numero di Famiglia Cristiana che accusa Salvini per il trattamento dell'emergenza migranti, se i vescovi italiani, di cui il settimanale cattolico è l' house organ, da tempo rimproverano molte cose al Ministro dell'Interno che sui migranti vuol fare la faccia feroce?

E' stata tale l'attenzione per quel 'vade retro satana' che alcuni giornalisti hanno sfogliato il vangelo per cercarvi in Matteo, Marco, il passo ove ricorre l'espressione, chi l'ha pronunciata ( Gesù) e chi ne è destinatario: l'apostolo Pietro, da non confondere nè assimilare per nessuna ragione al leghista forzuto. Il quale se l'è presa, come aveva azzardato a fare l'apostolo che di lì a poco avrebbe tradito Gesù, dicendo che non si meritava quell'attacco di Famiglia Cristiana. Come, non se lo meritava? si aspettava forse che il Papa non chiamasse in Vaticano per metterlo a capo della Congregazione deell'evangelizzazione e delle missioni?

 Ma non è di Salvini che vogliamo parlare, troppo impegnativa la questione e difficile la soluzione all'emergenza migranti, per trattarne in questo blog, anche se abbiamo la certezza che la soluzione non può essere  quella di Salvini.

 Vogliamo parlarvi dell'altro personaggio che ha diviso - indegnamente ed immeritatamente, ma per chi e con chi - con il capo leghista la copertina del settimanale cattolico, e cioè di Beatrice Venezi, 'l'affascinante direttrice d'orchestra secondo Forbes tra i 100 leader del futuro', come si legge accanto alla sua foto, in copertina
 A chi segue da vicino le vicende musicali il suo nome non è affatto sconosciuto per la semplice ragione che essendo 'carina' - 'affascinante' pensa Famiglia Cristiana -  e 'giovane' e svolgendo la professione di direttrice d'orchestra, se ne parla e scrive. Ma che sia anche tanto brava da meritare siffatta attenzione e per Forbes  essere una sicura  promessa di grande futuro, ce ne corre parecchio.

 Nell'intervista interna al settimanale, apprendiamo di lei due cose: che vuole essere chiamata 'direttore' e non direttrice', o maestro' e non 'maestra', e che  non vuole rinunciare alla sua femminilità neanche sul podio,  dove si presenta con sgargianti e ingombranti vestiti da sera.Esattamente le uniche due cose che sapevamo già perché le abbiamo lette in tutte le altre interviste rilasciate sempre e solo perché 'carina e giovane'. Ma sono le uniche due cose che lei va dicendo. Non c'è altro.  Perchè le orchestre che finora ha diretto sono, diciamolo in tutta sincerità, delle 'orchestrine' - senza offesa per nessuna - ed il fatto che sarà la prima donna a dirigere in Georgia è un fatto statistico. Essendo, cioè, le donne che dirigono, poche numericamente,  ciascuna di esse potrebbe  vantare un elenco lungo pagine e pagine per segnalare debutti in nazioni dove le donne non hanno ancora mai diretto.

Della Venezi abbiamo anche visto qualche video  in rete che, sulle sue capacità direttoriali ci hanno fatto venire serissimi dubbi.

Non sappiamo per il futuro, non avendo le capacità divinatorie di Forbes, e non giudicando secondo i  suoi  stessi criteri, ma fin d'ora  possiamo tranquillamente affermare che, per la direzione d'orchestra  Lei non è  compresa neanche fra  i primi 100.000 personaggi, sotto i trent'anni, che contano qualcosa nel mondo. Oggi.

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