sabato 28 aprile 2018

Sergio Ragni, custode magnifico di memorie e documenti rossiniani. Come Simonetta Puccini del suo glorioso antenato? Lei no

"Dei collezionisti che mettono a disposizione degli studiosi e degli appassionati i loro tesori sono certamente il primo. Esistono però collezionisti non altrettanto disponibili. Comunque per Rossini e l’opera del primo Ottocento credo di non avere rivali, dal momento che nel giro delle aste e degli antiquari ci si conosce".

 Così Sergio Ragni, che è studioso di Rossini - sua e di Bruno Cagli la cura del monumentale epistolario del musicista edita dalla Fondazione Pesarese per Casa Ricordi - ma anche noto collezionista di cose rossiniane, anche di sua moglie Isabella Colbran,  messe insieme in anni ed anni di ricerche e di aste.

 Ragni, che ha la fortuna di avere parecchi documenti  
importanti ed unici nella sua collezione, ha perciò chiaro in testa il  corretto comportamento di un collezionista, la cui collezione - trattandosi di Rossini - fa gola a musicisti e studiosi."Mettere a disposizione di studiosi e appassionati i propri tesori". 

 Proprio oggi che il 'Corriere della Sera', per  mezzo di Valerio Cappelli, ci fa visitare la sua casa museo, trasparentissima per tutti coloro che studiano Rossini, 'Repubblica' racconta di un ritrovamento recentissimo ( musiche organistiche ma anche una pagina  del già noto 'preludio a orchestra', inciso da Chailly e che noi facemmo eseguire in un Concerto di Capodanno alla Fenice) nella Villa di Torre del Lago di Puccini, villa che è stata vietata agli studiosi dall'ultima erede del musicista, Simonetta Puccini, scomparsa da poco(dicembre 2017).  

Studiosi addentro alle cose pucciniane in diverse occasioni hanno manifestato il timore che documenti importanti possano essere addirittura scomparsi ed anche che  di altri Simonetta Puccini non consentisse la visione per fini di studio.

Fatto gravissimo, gli studiosi non hanno potuto pubblicare nel primo volume dell'edizione critica dell'epistolario, il testo di alcune lettere del musicista  il cui contenuto riguardante sua moglie, secondo l'erede Puccini ne avrebbe offeso la memoria.  Questo, per decisione degli eredi - come si legge nel prezioso volume - che poi era Simonetta Puccini. Un esempio di come gli eredi di una grande personalità possono danneggiarne l'immagine,  oltre che creare problemi agli studiosi, anche a quelli esclusivamente interessati alla musica e affatto a vicende personali e sentimenatali. Ora, dopo la morte della Puccini, le porte della Villa di Torre del Lago saranno aperte a tutti e anche lì dentro entrerà finalmente aria nuova, oltre agli studiosi.  

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