domenica 22 aprile 2018

Inaugurato il grande organo 'meccanico' Tamburini dell'Auditorium Nino Rota. Bari, marzo 1983

L'organo, monumentale, costruito dalla Ditta Tamburini nei primi anni Ottanta (per l'Auditorium  annesso al Conservatorio di Bari, intitolato a Nino Rota), per decisione di Nino Rota che, nel frattempo era purtroppo scomparso, e che ora è tornato finalmente a suonare, dopo un accurato restauro effettuato dalla Dotta Zanin - fu inaugurato, con una 'Settimana organistica internazionale' a Bari, nel marzo del 1983, dal 15 al 24 del mese. La notizia l'abbiamo appresa alla radio ( Radio 3) da una coppia di supeficiali cronisti di cose musicali.

L'organizzazione della settimana,  affidata al Conservatorio di Bari, ma ideata e coordinata da Luigi Celeghin che nel frattempo era passato ad insegnare organo da Bari a Roma,  vide a Bari illustri studiosi ( Carli Ballola, Alfred Reichling, Emilia Fadini, anche clavicembalista) ed organisti (oltre Celeghin, René Saorgin, Edgar Krapp, José L. Gonzales Uriol) ai quali Celeghin affidò i concerti di quella settimana inaugurale.

Alla quale partecipammo anche noi, su invito di Celeghin, nei giorni in cui stavamo preparando l'imminente uscita di 'Piano Time', affidato alla nostra direzione, e che uscì nell'aprile di quello stesso anno, dunque neppure un mese dopo. Celeghin ci chiese di svolgere una relazione, su un tema che comportava la necessità di una ricerca sul campo, immediata ed aggiornata. 'I compositori e la nuova musica per organo in Italia'.

Nei mesi  immediatamente precedenti  quella nostra relazione, formulammo un questionario che inviammo ai musicisti italiani che avevano scritto  per l'organo o che  avevano affrontato, anche da studiosi, l'argomento.

 Conserviamo ancora le risposte autografe di alcuni musicisti interpellati (Clementi, Ferrari, Chailly, Manzoni...). che confluirono direttamente nella nostra  relazione, alla quale allegammo anche un sommario, ma non tanto, primo elenco delle composizioni organistiche più importanti dei compositori italiani.

Adesso, mettendo a posto  il nostro archivio , è rispuntata fuori quella relazione che credevamo perduta definitivamente,
dopo che di essa avevamo chiesto copia al Conservatorio di Bari, ricevendone sempre risposta negativa (ma anche seccata! Non commentiamo).

 Appena ci sarà possibile, perché ne avremo il tempo, ricopieremo quella relazione e la posteremo su questo blog, perché contiene spunti di riflessione ancora attuali e sempre utili. A presto

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