giovedì 15 febbraio 2018

Cronista del Corriere, segnalatasi nell'uso di un linguaggio musicale fantasioso, si cimenta anche con l'americano

Chi legge la Cronaca di Roma del 'Corriere della Sera' si imbatte spesso in articoli, brevi o lunghi, a firma Natalia Distefano, di cronaca musicale, sia che anticipi un concerto - lei, come tanti altri, preferisce sempre e comunque il termine 'evento' - sia che ne racconti l'esito, limitandosi a 'chi c'era e chi non c'era'.

 Comunque nella sue cronache musicali lei è risultata una campionessa nell'uso di una particolare espressione, la seguente: sulle note . Non parliamo di danza che si fa generalmente sulla musica di... laddove Lei preferirebbe comunque: sulle note di... e noi potremmo anche chiudere un occhio.

Presenta un direttore o uno strumentista od un cantante. Tutti, direttore, strumentisti e cantanti dirigono, cantano o suonano 'SULLE NOTE DI'. Capito? non è che dirigono, suonano o cantano le note di... quando oltretutto sarebbe più semplice e facile scrivere: LA MUSICA DI... Chiunque, direttore, strumentista e cantante sta sempre e soltanto SULLE NOTE di.... Mai DENTRO LE NOTE e neppure SOTTO LE NOTE , sempre e comunque SULLE NOTE di.

 Oggi, nell'annunciare i concerti che da questa sera festeggiano i cent'anni dalla nascita di Leonard Bernstein, legato all'Orchestra di S.Cecilia per lungo tempo, si cimenta anche con la ben nota espressione 'americana', che fino ad ora sembrava esclusivo appannaggio di una giornalista di Repubblica: conduzione dell'orchestra al posto di direzione dell'orchestra.
 Esordisce - non sappiamo se riprendendo un  comunicato magari della stessa Accademia dove da qualche mese  dirige l'ufficio stampa una giornalista francese, con tendenze linguistiche  filo americane -   scrivendo che  Bernstein richiesto di illustrare la CONDUZIONE dell'ORCHESTRA... rispondeva: LA DIREZIONE DELL 'ORCHESTRA...

Evidentemente la Distefano non s'è neppure avveduta  che il direttore (ma  non sappiamo se si sia attenuta - assai probabile - al comunicato dell'Accademia) le avrebbe indicato il termine e relativo verbo da usare in italiano.

Ma forse la cronista pensa che la conduzione d'orchestra sia cosa ben diversa dalla direzione; oppure - a sua parziale  giustificazione - che la domanda gli sia stata rivolta in inglese, come rivela la presenza di quell'americanismo o inglesismo  nella domanda: CONDUZIONE; mentre  la risposta  in italiano e forse anche in Italia, usando, di conseguenza, il termine che in Italia si adopera per indicare il mestiere di Bernstein: DIREZIONE... e Lei si sia scrupolosamente attenuta al bilinguismo.

In tale equivoci tanti improvvisati cronisti  cadono ogni giorno, come quella volta che una collega della consorella 'Repubblica', diede dello 'scenografo' ad uno 'sceneggiatore', pensando si trattasse del medesimo mestiere che poteva essere indicato con termini diversi, ma sinonimi, perchè abbastanza somiglianti.

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