venerdì 19 gennaio 2018

I giornali sono inondati dalla musica, se la musica mette mano al portafoglio

Mai come in questi ultimi giorni si è avuta la netta sensazione che i giornali  abbiano cominciato ad interessarsi veramente alla musica.  e che i giornalisti che della critica musicale fanno il loro mestiere, siano stati  mai tanto occupati. Nel giro di due giorni appena, due importanti quotidiani        (Corriere e Repubblica), i due più importanti, hanno offerto ai loro lettori due pagine ciascuno dedicate alla musica. Una ragione c'è.

In un paese come il nostro che vive (dovrebbe vivere) di cultura, l'inaugurazione di una stagione d'opera non può essere  passata sotto silenzio, relegata  nelle ultime pagine del giornale e ridotta a pochissime righe. Specie se si tratta di un teatro storico, fra i più belli d'Italia, di una città notissima, Bologna 'la rossa'.

L'inaugurazione del Comunale di Bologna con Bohème di Puccini - che non è una condizione della vita giovane, bensì una categoria dello spirito, come ha fatto notare l'acuta giornalista della 'Repubblica' - diretta da Mariotti  (direttore, perdoni la giornalista che a tutti i costi si ostina a non indicare il suo lavoro con i termini giusti: direttore, dirigere, ma scrive che Lei: condurrà l'esecuzione'; e il giornale, sull'onda dell'innovazione linguistica, aggiunge che Lei 'sarà in palcoscenico', quando tutti sanno che il suo podio è nella 'buca d'orchestra') è raccontata in lungo e largo, come anche tutti gli spettacoli della stagione del teatro bolognese che da qualche mese ha un nuovo vertice,  dopo che l'ex sovrintendente, Nicola Sani, è stato sostituito prima della scadenza del suo contratto dal direttore generale del teatro, Fulvio Macciardi, il quale in  una decina di settimane, poco più, avrebbe capovolto la situazione finanziaria del teatro, che  dalla grave crisi  in cui si trovava, ora  è 'economicamente risanato' e che - ha aggiunto - si industrierà per mantenere nel tempo tale trend positivo.  Miracolo a Bologna, di cui abbiamo letto su 'Repubblca'.

 Insomma non solo la musica ha fatto il miracolo di inondare i giornali, ma il nuovo sovrintendente ha fatto l'altrettanto sorprendente miracolo, di risanare economicamente il teatro che solo qualche mese fa era dato per spacciato.

 Il canto di gloria non finisce qui,  prosegue  inneggiando a tutti i protagonisti ed anche ai comprimari della nuova stagione del Comunale. E con lo stesso tono che, sempre sulla rossa Bologna dal teatro risanato  (che però si trova in una zona che andrebbe allo stesso modo risanata, come spesso i giornali hanno evidenziato) era stato intonato, il giorno prima, dal 'Corriere'.

E noi saremmo davvero felici se non dovessimo  ammettere che  tutto questo interesse per la musica è stato indotto dal vile denaro, perchè quelle due pagine  per ciascun  giornale, sono costate al teatro qualche decina di migliaia di Euro  per ciascuna uscita.

 L'interesse per la musica non può chiuderci gli occhi di fronte alla sciagurata modernizzazione - bastardizzazione! - del linguaggio musicale dei giornali, come abbiamo anche in questo caso segnalato,  attuata attraverso l'uso di neologismi che  'Repubblica', per la penna di Leonetta Bentivoglio, e 'L'Espresso',  con Riccardo Lenzi, vanno usando ogni volta che scrivono dei direttori d'orchestra - che per loro due sono sempre 'conduttori',  che non dirigono, come hanno sempre fatto, ma 'conducono' o 'guidano'.

 Un  trionfo di fantasia linguistica abbiamo riscontrato proprio ieri, anche sulle pagine del 'Trovaroma', della premiata ditta 'Repubblica-L'Espresso', che annunciando il ritorno a Roma della violinista Anne-Sophie Mutter, dopo 26 anni di assenza (ma non perché si fosse dedicata ai figli, ch!i può crederle!), in concerto  con l'Orchestra do Santa Cecilia e la direzione di Tony Pappano, scriveva che 'Pappano dirigerà il violino della Mutter'. A chi ha trovato tale locuzione imprecisa vogliamo offrire una spiegazione che la giustifica pienamente.

Dopo i concerti romani di questi giorni, l'Orchestra ceciliana, diretta da Pappano, solista la Mutter, partirà per una tournée in terra tedesca. Vero, ma allora perchè Pappano non dirigerà la Mutter ma il suo violino, come titola il 'Trovaroma'?  Per la semplice ragione che la Mutter,  sempre precisina, temendo di non far ritorno in tempo in Germania, è ripartita prima dell'orchestra e di Pappano, lasciando al direttore il suo prezioso violino; e Pappano s'è incaricato di dirigerlo. La violinista, Pappano la incontrerà dopo le repliche romane, direttamente in Germania, ed allora  le riconsegnerà il violino che in sua assenza ha suonato e diretto, a Roma.


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