lunedì 4 dicembre 2017

James Levine,il potente direttore del Met, anche lui ha molestato anni fa alcuni ragazzi. Sospeso

La decisione l'ha presa Peter Gelb, il potente capo della Metropolitan Opera di New York, sposato alla direttrice d'orchestra Keri-Lynn Wilson. James Levine (che per decenni è stato direttore musicale del teatro, che ha avuto successi in ogni parte del mondo, anche a Salisburgo -  dove  era invitato regolarmente da Karajan che voleva accaparrarsi il favore dei media e del mondo musicale americano - e che per alcuni anni, di recente, ha dovuto rinunciare alla direzione per gravi motivi di salute, ora, al riemergere di pesanti accuse di molestie sessuali- delle quali si era già a conoscenza ma che il direttore aveva sempre rigettato- che avrebbe rivolto, dagli anni Ottanta a Novanta, ad un giovane, anzi ragazzo, quando lui era un uomo, con la promessa che lo avrebbe fatto diventare direttore d'orchestra), è stato espulso dal teatro immediatamente,  e non dirigerà neanche i prossimi impegni di fine anno già programmati, come Tosca, con Grigolo. E, del resto, attendere che le indagini si concludano, anche quelle promosse autonomamente dal Metropolitan, non aveva senso.

A quest'accusa circostanziata con una denuncia alla polizia alla base dell'espulsione, un altro paio se ne sono aggiunte,  risalenti addirittura agli anni Sessanta, rivolte  sempre al direttore, allora poco sopra i venticinque, da ragazzi che, all'epoca avevano pochi anni meno di lui; e dunque, in questo caso, si tratta di coetanei che denunciano il caso, dopo mezzo secolo.

Adesso il 'vaso di pandora' delle molestie sessuali nel mondo della musica si è scoperchiato e forse anche qui, come nel cinema, chissà quante denunce verranno fuori. Perchè le molestie non riguardano solo quelle fra sessi diversi, ve ne sono anche fra omosessuali, come nel caso di Levine, oltre che, ancor più orribili,  quelle ai danni di bambini - come ha dimostrato una recente inchiesta sul Coro di voci bianche di Ratisbona, dove  oltre gli abusi sono emersi maltrattamenti, e quelli del cosiddetti 'chierichetti' del papa in Vaticano.

Si deve, comunque, fare chiarezza, anche a costo di gravi conseguenze per i diretti interessati una volta appurata la loro colpevoleza. Chi ha sbagliato, profittando della posizione di potere, deve pagare, senza eccezione. Anche nel nostro mondo di abusi, soprattutto a sfondo sessuale, ve ne sono stati, perché non è immaginabile che ne sia  esente, solo perché la musica educa alla bellezza ed eleva lo spirito, e dunque non dovrebbe fare spazio a comportamenti illeciti di sopraffazione a scopo sessuale e non solo.

Anche per il mondo della musica, molti dovrebbero parlare, uomini che donne che hanno subito molestie di ogni genere, per salire qualche gradino nella propria carriera. Coraggio, denunciate soprusi e molestie,  sessuali e non,  qualcuno salterà,  e forse qualcosa finalmente cambierà.

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