mercoledì 14 giugno 2017

Luigi Di Maio: ciò che ho detto di Minniti e non posso dire - pubblicamente - della Raggi

Luigi Di Maio, aitante vicepresidente della Camera dei Deputati; personalità di spicco - 'galletto' fra pulcini, per i non estimatori - dei Cinquestelle;  candidato premier - forse - alle prossime politiche per il suo Movimento; 'mezzapippa' per De Luca, il pittoresco governatore campano; zero in geografia ed ora fidanzato - misura precauzionale - per non arrivare alle prossime politiche senza first lady, almeno 'in pectore' - ieri ha parlato e parlato duramente, accusando Minniti ed il Governo Gentiloni di vivere fuori dal mondo.

La ragione di una accusa così grave: vivere fuori dal mondo,  a seguito delle dichiarazioni bellicose di Virginia Raggi che ha scritto al Prefetto di Roma per dire che  nel suo Comune non vuole più migranti, ne  ha già troppi, non sa dove sbatterli, anche perché non se ne è mai occupata. E, infatti, se si  scorrono in sequenza tutte le sue dichiarazioni dallo scorso giugno, in nessuna si troverà un accenno al problema dei migranti, mentre accenni quotidiani a nomine, sostituzioni di pezzi della sua giunta, che forse ancora non trova requie,  al benedetto stadio della Roma a Tor di Valle che  ancora non sappiamo se  si arriverà ad un punto fermo ( lo si attende in questi giorni), alla 'monnezza' ed alle 'buche' di Roma, ai bus che ogni giorno vanno a fuoco ecc... Migranti mai.

E tutte le forze politiche, in coro, hanno fatto notare  che la sindaca si sveglia e fa attenzione a tale problema, solo all'indomani della batosta elettorale per il Movimento che l'ha candidata,  per due ragioni. Per cambiare argomento e non insistere sulla batosta - un tentativo subito scoperto per distogliere l'attenzione - e per inseguire la Lega che del contrasto all'arrivo di immigrati ha fatto campagna elettorale e sembrerebbe per questo essere stata premiata.

Ma allora  i Cinquestelle, guidati dal Grillo, il 'buffone' (la cui scoperta  se l'è annessa Pippo Baudo proprio ieri,  ma solo la scoperta del 'guitto'), si alleano alla Lega? Ma quando mai! Il Movimento lo fa  per SENSO DI RESPONSABILITA' verso il paese e le istituzioni. Ritorna il tema ricorrente sulle bocche di tutti i parlamentari, la cui qualità umana, politica e professionale è, a detta di tutti,  politici inclusi - gli uni lo dicono degli altri mai di se stessi - è la più bassa della storia della nostra repubblica.

Ciò che però, sulla scia del dibattito: 'migranti' e 'fuori dal mondo', i giornali non hanno riferito, perchè  lo stesso Di Maio ne  ha parlato a microfoni spenti, con alcuni suoi confidenti che poi l'hanno riferito a noi, pregandoci di mantenere il segreto - che noi deliberatamente non manteniamo - è ciò che ha detto a proposito della sindaca Raggi, sul tema 'rifiuti a Roma', la  notissima 'monnezza', sulla quale l'assessore preposta, aveva detto che a Roma ' non esisteva una emergenza rifiuti', semmai  una 'emergenza topi'- ma questo l'aveva detto solo dopo che un  topo, non tanto grazioso e neppure tanto piccolo, l'aveva preceduta, mentre salivano in coppia le scale del Campidoglio, e dopo che si era ben pasciuto della 'monnezza' romana.

Di Maio, a chi gli faceva notare che Roma è tuttora invasa dai rifiuti, dalla 'monnezza', nonostante le ammissioni contrarie della Raggi, e che i rifiuti, la 'monnezza' non si aveva più nessuna discarica dove ammucchiarla, ha detto testualmente: Virginia  è FUORI DAL MONDO e, diciamolo pure, anche, FUORI DI TESTA. E sua, in buona parte, è la colpa se i Cinquestelle sono usciti con le ossa rotte da questa tornata elettorale. E chissà quali altri danni potrà procurare al Movimento, oltre quelli che il Movimento stesso è capacissimo di autoprodurre. Se si dimettesse, farebbe un favore a tutti, e lei ne guadagnerebbe in salute.
 Così parlò Di Maio, e così non hanno riferito i giornali.

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