mercoledì 7 giugno 2017

I parlamentari italiani sono troppi. Non c'è posto per tutti nelle aule parlamentari. E, nel frattempo, restano in attesa,in silenzio, fuori

Le immagini sempre più frequenti della aule del Parlamento semivuote, anzi vuote, alla lettera,  mentre sono al completo i banchi del Governo che riferiscono su importanti questioni nazionali ed internazionali (secondo i maligni perché i ministri  in carica temono di essere scalzati da nuovi ministri, senza preavviso) pongono la questione della riduzione dei parlamentari, come aveva voluto Renzi con la sua riforma, bocciata dal referendum di dicembre, o dell'ampliamento dei posti disponibili. O l'una o l'altro.

Nel frattempo, l'anomala situazione di una aula parlamentare che sta stretta e che, non riuscendo a contenerli tutti, risulta spesso vuota, non genera più rabbia ed insulti in cittadini ed elettori.

Nessuno si scandalizza più, se  gli schermi tv gli rimandano immagini del Parlamento vuoto, i cittadini sanno che i parlamentari non si sono dati alla macchia e stanno in fila e silenziosi dietro la porta di ingresso in attesa che Boldrini e Grasso comunichino loro che hanno aumentato i posti a sedere delle Camere, e dunque possono entrare finalmente tutti. La soluzione alternativa , cioè la riduzione del numero dei Parlamentari sembra oggi lontana, perchè è assai improbabile che dopo la recente bocciatura referendaria, si riconsideri il problema.

La stessa educazione e sensibilità istituzionale che consiglia ai parlamentari di non invadere le aule parlamentari fino a quando non ci saranno posti 'a sedere' per tutti, si è manifesta sempre più spesso anche fuori della aule parlamentari. Come si è potuto constatare pochi giorni fa ad un convegno organizzato dai Cinquestelle sull'innovazione, ospitata in una delle aule messe a disposizione dei parlamentari.

Al banco degli oratori c'erano seduti 8 invitati, oratori. In sala, sulle sedie dorate, di ascoltatori seduti ve ne erano solo 6. Tanto che Luigi Di Maio, dopo aver aperto i lavori, è andato a sedersi in una di quelle cento sedie vuote, contro i centoventi parlamentari grillini che si sono comportati come tutti i loro colleghi: dopo aver risposto all'appello della Casaleggio& Grillo associati, sono rimasti fuori in attesa che altre sedie venissero aggiunte. Dopo sarebbe entrati tutti. Come  sicuramente hanno fatto.

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