giovedì 29 giugno 2017

Franceschini finalmente ha capito che c' hanno rotto i cabasisi. Ma lui crede di non avere responsabilità

In questi giorni sono in molti a lanciare messaggi non cifrati a Renzi, e molti dei messaggi non cifrati, arrivano anche dalle sue stesse trincee.
 Ieri, il filosofo Cacciari, di casa dalla Gruber, gli ha consigliato di smettere di gridare al complotto, e di andar dritto per la sua strada. E i cespugli? quelli il primo caldo li brucia. C'è un altro leader nella sinistra, si è chiesto Cacciari, oltre Renzi. Dunque metta nero su bianco un programma e tiri dritto, non stia d inseguire tutti i dissidenti, perchè la fossa se la scaveranno da soli, non possono continuare a vivere, non se li fila nessuno, oltre loro stessi.

Oggi dalle pagine di Repubblica Stefano Folli consiglia a Renzi di un colpo da statista: lasci perdere i complotti, non c'è un complotto dell'intera sinistra contro di lui. Che deve fare allora? Folli lo dice chiaramente: la sinistra,  a questo punto più unita dello stesso PD, preferirebbe  che Renzi non si candidasse nuovamente a premier (sebbene l'indicazione spetti solo al presidente della Repubblica) e faccia il segretario del più grande partito italiano, come l'hanno votato alle primarie. Di lavoro ne avrebbe, ed il paese gliene sarebbe grato, se poi più in là lo si dovesse richiamare al servizio di premier, si vedrà, ma ora ci rinunci, anche perchè non è detto che Gentiloni , più gradito di renzi in Italia ed anche fuori, non possa essere reincaricato da Mattarella.

Ma ora gli attacchi a Renzi si sono fatti più frequenti, si sono infittiti addirittura, ed anche  le sue trincee scalpitano. Perfino 'mezzodisastro' Franceschini - maggior azionista della segreteria e del governo Renzi - ha parlato:qualcosa si è rotto si è chesto? Cosa,  pensiamo di potergli rispondere noi, nel nostro piccolo: si sono rotti i CABASISI, secondo la vulgata camilleriana, i nostri, quelli di tutti i cittadini che vedono un governo tirare avanti fra mille difficoltà ma anche insidie continue oltre che ricatti e minacce, non tanto velati, e la bolgia politica discutere di come presentare il conto alle prossime elezioni, per le quali, avendo troppo da fare i fannulloni parlamentari - hanno deciso di rimandare la discussione della legge elettorale, al rientro dalle vacanze, per misurare con il bilancino vantaggi e svantaggi di ogni parola delle legge medesima per questa o quella forza.

 E intanto a noi c'hanno rotto i cabasisi, e non sappiamo più come ripararli, tant'è che restiamo chiusi in casa e non andiamo neanche a votare. Come potremmo con i cabasisi rotti?

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