mercoledì 3 maggio 2017

Un Concerto per l'Europa, nel Duomo di Milano, che arriva da Napoli e costa caro. Chi paga?

Annunciato con squilli di tromba e dichiarazioni trionfalistiche il concerto che il prossimo 3 giugno si terrà nel Duomo di Milano, per celebrare l'Europa e i 630 anni di vita della Veneranda Fabbrica del Duomo, affidato ai complessi  del Teatro San Carlo di Napoli, sotto la direzione di Zubin Mehta, e dedicato al prof. Gianni Baratta che fino alla sua morte prematura , avvenuta lo scorso 23 marzo, della Veneranda Fabbrica milanese, è stato direttore, e che tale concerto ha voluto e lavorato per organizzarlo.
Zubin Mehta con la sua nuova orchestra - quella del Teatro San Carlo di Napoli - alla quale sembra essersi legato dopo lo schiaffo, che il sovrintendente uscente Bianchi ha sempre minimizzato, ricevuto a Firenze dal Maggio, e con il corto, ai quali si uniranno i solisti vocali, si trasferirà da Napoli a Milano, per il concerto in Duomo e per farvi subito dopo ritorno nella capitale meridionale.

Tale concerto non può che riempirci di gioia. Un grande anniversario (Veneranda Fabbrica del Duomo) ed un augurio per il futuro ( Europa), celebrati con la musica non possono che trovarci soddisfatti.
 In questo siamo in perfetta sintonia con i sindaci delle due città, i governatori delle due regioni ed il presidente della fabbrica del Duomo, il quale vanta  anche una storia ed una ricchezza musicali,  dal Quattrocento con Franchino Gaffurio maestro della Cappella del Duomo, ad oggi, conservate con grande cura ed orgoglio nell'Archivio musicale del Duomo, di recente restaurato ed ampliato.

Ci piacerebbe invece sapere chi paga questa trasferta che a noi modestamente , sembra inutile e sicuramente cara. 
A Milano ci sono almeno due orchestre che potrebbero fare lo stesso concerto e che la Sinfonia n.9 di Beethoven hanno in repertorio e , di conseguenza, possono eseguire, senza affrontare un costoso viaggio con oltre duecento persone.

Si dirà che  il Teatro  San Carlo ha trovato sponsor istituzionali ( città metropolitane e regioni) ed anche privati, sebbene non sappiamo quali. Ma secondo voi, i soldi per la costosa trasferta li hanno tirati fuori dalle loro tasche Sala e Maroni e De Magistris e De Luca ( coppie scoppiate, se si guarda bene alle loro storie)  o questi amministratori li hanno prelevati direttamente dalle tasche dei contribuenti senza  domandare prima se erano d'accordo o meno. E si dirà anche che tale concerto l'ha voluto tenacemente Rosanna Purchia, sovrintendente del San Carlo che a Milano ha passato la prima parte della sua vita professionale, una trentina d'anni, prevalentemente  al Piccolo

Questa che a noi sembra una inutile trasferta, ci fa pensare ad un'altra fuori luogo ed altrettanto costosa che De Luca fece , con i soldi pubblici, l'anno scorso, quando alla Reggia di Caserta fece venire l'Orchestra di Santa Cecilia con Pappano, alla fin fine per celebrare, assieme ai due o tremila spettatori circa, se stesso i suoi fasti, ma non ancora la rinascita della reggia. La trasferta casertana costò all'incirca due milioni di Euro, cosi si lesse all'epoca.

Vogliamo ribadire il nostro pensiero in proposito. Siamo contenti che i soldi vengano spesi per la musica, ma non devono essere buttati al vento per progetti faraonici frutto dei capricci di questo o quell'amministratore. Il quale non trova mai i fondi necessari per progetti  meno faraonici, ma sempre di qualità e di pubblica utilità anche in campo musicale.  

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