martedì 16 maggio 2017

Notizie, notizie, notizie: Piano City, Massimo Marino De Caro, Accademia pianistica di Imola

 PIANO CITY. Dalle informazioni lette, non solo quest'anno, la manifestazione 'Piano City' che si svolgerà a Milano nel prossimo fine settimana, era nata con lo scopo di portare la musica, principalmente quella per /con pianoforte, nei luoghi ( e alle persone) dove solitamente la musica non si fa. Insomma fuori dai luoghi deputati, dove spesso il pubblico non va anche per pregiudizio, oltre che per il costo dei biglietti di ingresso,  che è alto nella maggioranza delle istituzioni. Forte del principio che 'se Maometto non va alla montagna ecc..
 
Qualche dubbio c'era venuto quando abbiamo letto che alcune MANIFESTAZIONI  - che a Milano come altrove si preferisce chiamare EVENTI, stufi del vecchio consumato CONCERTO - si tenevano in salotti cittadini provvisti di pianoforte (non sempre per pratica domestica, piuttosto come 'status symbol' (viene da pensare che coloro i quali ospitano un concerto in casa sono gli stessi che poi vanno alla Scala). 'Piano City', nell'idea che ci eravamo fatti, doveva servire a conciliare la cittadinanza con la musica, a far entrare la sua pratica (ed il suo studio) nella quotidianità del cittadino sensibile.
 Col tempo 'Piano City' sembra aver perso questa sua spinta ideale  per trasformarsi in una manifestazione qualunque. Altrimenti, in base a quale principio spiegare la presenza del pianista-showman canadese che suona in vestaglia di seta e che è  stato capace di suonare ininterrottamente per ventisette ore? Che palle! Allora meglio chiamarlo 'PIANO CIRCUS'.

ACCADEMIA PIANISTICA DI IMOLA. Cambio al vertice della storica Accademia pianistica di Imola, fondata da Franco Scala, al cui battesimo pubblico noi presenziammo offrendo, per anni e gratuitamente, alla neonata benemerita istituzione musicale, uno spazio di rilievo sulla nostra rivista 'Piano Time'. Presidente, al posto di Roversi Monaco che è stato nominato presidente onorario, è arrivato Francesco Micheli, il banchiere-finanziere, amante della musica, che aveva fondato, in ricordo di suo padre, il Concorso  pianistico 'Micheli' alla Scala (vincitore alla prima edizione: Gianluca Cascioli).

Ora Micheli  è nel CdA della Scala, ma prima, aveva fondato e diretto, in coppia con la sua compagna, Francesca Colombo, (che aveva mosso i primi passi nel mondo della musica, nello staff di Carlo Fontana alla Scala), il Festival MiTo. Dopo le loro dimissioni, la sua ex compagna, ha avuto in dote il Festival di Cremona, mentre una sua figlia, Francesca Tartarotti,  amministratrice, dopo aver lavorato all'Opera di Firenze, ora affianca Commissario e Sovrintendente all'Arena di Verona. Semplicemente per spiegare come i legami della famiglia (anche allargata) del finanziere con il mondo della musica siano molteplici e di vecchia data.
 Auguri al neo presidente Micheli, e lunga vita all'Accademia pianistica di Imola.

G7 A TAORMINA CON LA BOSCHI PADRONA DI CASA.  Sul prossimo G7 che si terrà a Taormina nelle prossime settimane,  s'era partiti con il piede sbagliato già alla presentazione dell'appuntamento mondiale  sul sito istituzionale che mostrava uno scorcio di Taormina con una bella fanciulla in costume regionale ed un maschietto con la coppola a tre quarti, come  appaiono  i contadini siciliani ma anche alcuni mafiosi, nella iconografia anche cinematografica. Chi male comincia peggio finisce, ci eravamo detti. E infatti la cattiva notizia dei lavori non ancora ultimati  a Taormina faceva il paio con quella falsa partenza, per la quale  c'è da sperare che Palazzo Chigi abbia licenziato l'ideatore di quella campagna di promozione.
Ora però arrivano due buone notizie. La madrina e padrona di casa designata sarà la nostra ministra/vedette Maria Elena Boschi; e forse per  questa ragione, Gentiloni, dalla Cina, ha messo fine alle polemiche che di nuovo hanno coinvolto la sottosegretaria ed ex ministra.
 L'altra bella notizia è che nella serata di gala al Teatro antico suonerà l'Orchestra della Scala e non l'Orchestra italiana capitanata da Renzo Arbore o Giovanni Allevi, con la partecipazione de 'Il volo': il 'meglio del peggio' della musica italiana. Il sospetto c'era venuto pensando che al G7 ospitato all'Aquila, all'indomani del terremoto, il concerto programmato con l'Orchestra dell'Istituzione sinfonica abruzzese ebbe un esito negativo: si tenne, dopo ore di attese e rimandi,  davanti a quattro gatti, fra cui Berlusconi, costrettovi, in sala.


 MASSIMO MARINO DE CARO. Questi giorni s'è tornato a parlare di lui, il LADRO DI LIBRI, messo dal ministro Galan a dirigere la Biblioteca dei Girolamini a Napoli, da dove quatto quatto aveva trafugato, di notte come un ladro comune, oltre un migliaio di libri antichi, che aveva venduto  a collezionisti o regalato ad amici bibliofili che, anche con questo recondito obiettivo, ne avevano caldeggiato la nomina napoletana, con Galan.
 S'è scritto che sta scontando la prima condanna - sette anni - a Verona, a casa sua. Perché a casa sua e non dietro le sbarre - ci è venuto spontaneo domandarci. Anche perché proprio Verona potrebbe essere stata teatro di un'altra sua scorribanda di ladrone e dove sta per aprirsi un nuovo processo, a suo carico, per la medesima imputazione napoletana.  Si dice che dalla Biblioteca Vescovile e da quella del Seminario, ambedue ricchissime di opere pregiate e rare, sarebbero scomparsi alcuni volumi introvabili legati all' opera di Galileo Galilei. 
E che c'entra De Caro? I poveri preti della diocesi, anche sprovveduti, avrebbero chiamato - non certo oggi, perchè a quel punto sarebbero pure scemi - il ladro, ad organizzare una mostra bibliografica su Galileo, del quale lui era diventato, per la  ben nota attività di ricerca e ricettazione, un esperto. Sant'Iddio, ma come si fa ad affidare una preziosa biblioteca ad un ladro di libri? Sarebbe come mandare a fare il maestro in un  asilo, un pedofilo dichiarato e condannato.

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