lunedì 13 marzo 2017

Storie di animali e piante che dalla musica trarrebbero profitto maggiore degli umani

Da sempre, ma senza convinzione,  si va ripetendo che la musica è la lingua universale che tutti possono comprendere; che la musica fa diventare più buoni, che la musica può abbattere barriere, che la musica unisce gli uomini, e che la musica fa perfino diventare più intelligenti. per la storia dell'intelligenza osta la presenza sulla terra di tanti che praticano la musica e sono perfetti idioti e tali restano. Boh, su diversi di questi punti molto ci sarebbe da dire e pochissimo da  credere.

Da molto tempo si dice anche dei benefici effetti della musica sugli animali e sulle piante, insomma sugli altri due universi presenti sulla terra, oltre l' umano, e cioè il mondo animale e vegetale. Qualcuno si è spinto anche a sostenere non solo che gli animali gradiscono la musica, ma che la eseguono anche. Si è parlato di canto delle balene, si è scritto anche a lungo sull'argomento, oltre naturalmente a quello più naturale degli uccelli che, per loro stessa natura, cantano, più precisamente: fanno versi, melodiosi.

Ma solo di recente si è arrivati a dire che  se si aprissero le sale da concerto ad animali di ogni genere, essi ne sarebbero felici, e che se si inondassero serre e coltivazioni di musica, le piante, a loro modo, soprattutto attraverso una crescita rigogliosa e più veloce, mostrerebbero di gradire. Comne hanno già fatto, a detta di taluni. Tralasciando  l'immane fatica che richiederebbe lo stilare di un repertorio a loro più adatto, vediamo le più recenti acquisizioni in materia, attestati da musicisti, anche non sprovveduti.

Quante volte abbiamo sentito dire di esperimenti fatti su galline che produrrebbero uova più saporite se  ascoltano Vivaldi  o Mozart?  Noi sappiamo che sulla bontà delle uova influisce il sistema di allevamento e il mangime.
Da Pogorelich è venuta  giorni fa la sconvolgente  rivelazione che mentre suonava ha visto girasoli rivolgersi verso il suo pianoforte,  proprio come fanno con il sole, e tulipani in vaso restare per molto più tempo freschi. E gli animali? Anche loro. Le mucche, le ha viste raccogliersi ad ascoltare lui che suonava il pianoforte sulle Alpi, come anche il suo cane , il quale però gli ha già fatto capire che lui preferisce il Concerto n.1 di Chopin al successivo n.2.  Pogorelich scommette anche su altri esperimenti: sulle donne incinte -  sebbene di questo però non possa dire direttamente - che cantando  in gravidanza, hanno figli più socievoli ed aperti. E se lo dice Pogorelich...

Anche sul fronte della musica  diciamo 'leggera' un  noto esponente, Beppe Vessicchio, che del Festival di Sanremo ha fatto il suo palcoscenico,  ha scritto addirittura un libro per raccontare al mondo che i pomodori crescono meglio con la musica, ma più con la musica moderna, la sua, che con Beethoven. Lui l'ha provato e può testimoniarlo.

I casi non si limitano a loro due. Un nostro caro amico, Paul Badura-Skoda, ci raccontò una volta una storia che  lo riguardava direttamente. Nelle sue frequenti trasferte parigine degli ultimi anni - non sappiamo perchè non anche a Vienna - mentre suonava in casa di amici, il cane dei padroni di casa si metteva sotto il pianoforte ed ascoltava immobile. Non solo il cane. Lui aveva notato che  nella medesima situazione, e cioè mentre suonava, alcuni uccelli planavano sul davanzale della finestra,  richiamati dalla musica, e restavano silenziosi in ascolto, volando via solo dopo che aveva fintio di suonare. Neanche lui ci disse delle preferenze dei suoi singolari ascoltatori, e noi non  osammo chiederglielo, per non dargli l'impressione che non credevamo ad una sola parola del suo racocnto.

Dunque l'argomento non è nuovo, molti ci credono,  per noi è da relegare  nell'ambito delle farneticazioni e  fantasie di ascendenza francescana.Ma Francesco ammansiva il lupo senza musica. Dunque miracolo, non della musica!


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