sabato 4 febbraio 2017

Virginia Raggi si dedica a Roma. Era ora. Ma non faccia altri danni alla città

Dopo l'interrogatorio fiume della sindaca di Roma, su Marra - promozione del fratello con aumento di stipendio, oltre agli oscuri rapporti con l'immobiliarista Scarpellini - e su Romeo - che aveva firmato alcune polizze dichiarando come beneficiario la sindaca - nel quale, come ha dichiarato l'interessata, Lei ha chiarito tutto , immaginiamo anche su altri argomenti connessi; una volta fatta pulizia di Marra che sta in galera e da lì per ora non esce, e i chiarimenti su presunti rapporti 'sentimentali' fra la sindaca e Romeo, nettamente smentiti perchè semplici pettegolezzi, Virginia Raggi, ora che s'è tolta questi pesi dallo stomaco, ha detto che si occuperà dei problemi di Roma, che ne ha tanti e tutti da risolvere, senza perdere altro tempo. Era ora, vien da dire! Finalmente anche lei si è accorta che dopo sette mesi da quando è salita al Campidoglio, alla città s'è dedicata poco, impelagata in nomine e decisioni ogni volta più ingarbugliate. Tanto ingarbugliate, quasi quotidiane, da toglierle il tempo materiale per fare altro,  e far dire a molti che ci si stava accanendo contro la sindaca, e ad altri che c'era addirittura un complotto contro di Lei.

Anche Grillo sembra aver creduto alla sua autodifesa, come aveva giustificato la chiamata della procura di Roma, perché lei - a differenza di altri indagati - aveva dichiarato alla Casaleggio il problema. Insomma quella dichiarazione aveva le stesse funzioni dell'Albo pretorio, dove si affiggono bene in vista le comunicazioni ufficiali.  Se anche Grillo non si accorge della stupidità di una simile affermazione, allora stiamo davvero bene!

 Ora anche lui, il Movimento - che pare domani riunirà a Roma truppe e graduati - ma non la Lombardi, che si ritiene sua principale accusatrice e gola profonda per la magistratura - hanno detto alla Raggi che deve voltare pagina. Basta con gli errori quotidiani, ed è ora che pensi a fare il sindaco.

E tutti si augurano che nell'accingersi a fare il sindaco - che finora, stando a simili dichiarazioni non ha fatto o ha fatto poco - non commetta la stessa serie di errori di quando non faceva ancora nulla per la città, perché se così fosse, di danni alla città avendone fatti già troppi, non c'è bisogno che ne faccia ancora altri.

 Dei danni che ha già fatto e potrebbe continuare a fare al Movimento di Grillo a noi non interessa più di tanto, se perfino il capobastone ostenta noncuranza di ciò che dicono sondaggi e inchieste, e cioè che i Cinquestelle, nonostante  tutt'intorno ci sia il buio più nero, sono già sulla via del tramonto.

Nessun commento:

Posta un commento