giovedì 8 dicembre 2016

Butterfly alla Scala. 'Prima assoluta mondiale'. Che vuol dire?

Ieri, in alto sullo schermo, durante la diretta televisiva della Butterfly inaugurale dalla Scala su Rai 1, si leggeva la seguente dicitura: PRIMA ASSOLUTA MONDIALE.

Sulla 'PRIMA', si può anche concordare, sia perché si trattava della 'prima' alla Scala (serata inaugurale e prima recita) sia perché in fondo, dopo oltre un secolo, quella versione scaligera del 1904, mai più ripresa, perchè soppiantata dalla versione cosiddetta di 'Brescia' ( che Puccini, dal 1904 in avanti considerò definitiva, con alcuni aggiustamenti ulteriori negli anni immediatamente successivi) tornava nel teatro per il quale era stata scritta, quasi come fosse la prima volta.

Allora che senso aveva  il secondo aggettivo della indicazione televisiva ( che certamente la televisione non si è inventata e quindi gliel'ha suggerito  la Scala): ASSOLUTA?
Certamente non si tratta di una prima assoluta, perchè allora quella di Milano del 1904 come dobbiamo chiamarla: ANTEPRIMA?  Una PRIMA ASSOLUTA  si ha solo  al battesimo di un'opera. A meno che - come nel nostro caso - i curatori della versione del 1904 non si siano permessi qualche licenza, magari prendendo anche spunto dalla versione successiva, cosiddetta ' di Brescia'. E solo in questo caso la Scala avrebbe potuto parlare di PRIMA ASSOLUTA.  E' successo questo?  O forse  la prima versione, quella che Puccini ritirò perché fu accolta malamente, è stata ricostruita in mancanza della partitura originale?  Perché, se invece la partitura della versione milanese è stata conservata, i curatori dell'edizione adottata da Chailly hanno fatto né più e né meno che il lavoro che  si fa  per ogni edizione.  Dunque senza toccarla;  perciò quella di sant'Ambrogio 2016 altro non era che la riproposta della versione bocciata e poi rivista. Dunque nè PRIMA nè ASSOLUTA.

A questo punto il terzo degli aggettivi: MONDIALE avrebbe senso solo se letto come la prima volta che nel mondo si vede l'opera in questa versione, giacché dopo l'apparizione del 1904 a Milano non è stata mai più ripresa.

 E allora la dicitura più corretta e meno enfatica sarebbe stata 'PRIMA RIPRESA MODERNA'. Ma per la Scala (e forse anche per Rai 1) non era abbastanza.

Infine, ci piacerebbe sapere cosa pensano i membri del Comitato delle opere di Puccini - che nulla hanno a che fare con i curatori delle opere di Puccini per Ricordi , la Scala e Chailly- di questa operazione. Già perché attorno all'osso Puccini, dove c'è ancora da spolpare, si accaniscono canizze di varia estrazione.

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