lunedì 17 ottobre 2016

Divisa per due. La Roma storica, fra Stato e Comune. E Franceschini sta zitto

Se hai qualcosa da proporre o un problema da risolvere relativamente alla zona est  di via dei Fori Imperiali devi rivolgerti alla Sovrintendenza Comunale; se la proposta o il problema riguarda invece la zona ovest di via dei Fori Imperiali, devi bussare ai palazzi della sovrintendenza nazionale.
Due sovrintendenze, due carrozzoni con centinaia di impiegati e dirigenti che si sono aggiudicati, come si fa con una  partita a carte,  l'amministrazione dei beni  storici ed architettonici della città.
Sembra di vedere uno di quei film polizieschi in cui, per la cattura di un pregiudicato, allo scopo di attribuirsene il merito, si precipitano sul luogo del delitto tutte le forze di polizia. Mai che la cosa avvenga anche in presenza di  crimini da reprimere .
 L'arrivo di Sergio Rizzo, a capo della cronaca romana del Corriere, promette una panoramica sulla tragedia continua che è l'amministrazione cittadina. Intanto, le due sovrintendenze. Alle quali per porvi rimedio il confusionario Franceschini e  e il sindaco nel pallone, Marino, cercarono di parlarsi e pensarono ad un comitato nel quale far confluire rappresentati dell'una e dell'altra, senza però abolirle. Senonchè alla seconda o terza riunione, si finì col litigare su chi avesse diritto alla presidenza  e chi alla vice presidenza del comitato, e tutto restò come prima.
E cioè che per muovere un sampietrino ad est della via dei Fori Imperiali, ci si  deve ancora rivolgere a Parisi Presicce, mentre per sampietrini da rimuovere o da rimpiazzare ad ovest della medesima via, a Prosperetti. Per fortuna che almeno i cognomi dei due cominciano con la stessa lettera, la 'P' - almeno qualcosa in  comune l'hanno.
Poi - racconta Rizzo- arrivò Tronca con ben altri problemi da risolvere e la vita di quel nascituro comitato, andò a farsi bendire. Fortunatamente, aggiunge il giornalista, perchè altrimenti a confusione  altra confusione si sarebbe aggiunta.
 I problemi, alla faccia di Franceschini che vuole rifare la platea del Colosseo, restano, anche perchè  aggiunge Rizzo,  non c'è solo la zona est e quella ovest di via dei fori Imperiali,  Accade anche che il Colosseo sia di competenza statale, ma sulla zona in cui sorge, invece,  la competenza è comunale.
 Insomma Franceschini deve decidere se spostare il selciato attuale del Colosseo in zona ovest e portarvi invece quello delle zona est.  Oppure, qualora l'operazione sul selciato si rivelasse difficile,  se  optare per lo spostamento del Colosseo. Visto che  siamo in tempo di grandi lavori, ordini che lo si sollevi e lo si impianti in un luogo dove il conflitto di competenza cessi.

Nessun commento:

Posta un commento