venerdì 1 luglio 2016

Musica per Roma, per la prima volta, chiude il bilancio 2015 - ultimo di Fuortes - con un consistente passivo: 2,1 milioni di Euro

Qualche sospetto l'abbiamo sempre avuto e  negli ultimi anni l'abbiamo anche manifestato, e cioè che Fuortes avrebbe sempre e comunque goduto di buona stampa, come si conviene ad una persona che si è fatta la fama di 'buon amministratore' , mentre il suo successore  forse no.
Noriega, il suo successore - chissà perché questo suo tristo cognome ora non compare più, e gli si preferisce l'altro, tacendo quello più ignobile che ovviamente con il dittatore sudamericano  è solo omonimo - è subentrato a Musica per Roma, al posto di Fuortes, solo ad ottobre 2015, quindi più o meno a bilancio quasi chiuso.
Come si può,  allora, anche lontanamente, dare a lui la colpa del deficit di bilancio che risulta abbastanza consistente'. I giornali citano il flop del concerto inaugurale di 'Luglio suona bene'  2016 con José Carreras. Flop prevedibile come abbiamo scritto nei giorni scorsi,  se come non abbiamo letto su nessun giornale servo.
Come fa Carreras che non ha più voce a cantare? Certo é stata una decisione del suo connazionale Noriega, non c'è dubbio. Ma di questo gli si potrà dar colpa al prossimo bilancio, non a quello del 2015, che va ascritto per buona parte alla responsabilità di Fuortes.
Aurelio Regina, presidente, s'è affrettato a dichiarare che si tratta di un deficit 'tecnico' che sarebbe potuto comparire  almeno negli ultimi cinque bilancio firmati dall'amministratore Fuortes. Perchè di quel deficit, oggi dichiarato e ieri mai, 600.000 Euro  è dovuto alla non iscrizione in bilancio dei capannoni nati per la 'Festa del Cinema' ora ceduti, e il milione  mezzo di Euro  è dovuto al fatto che il Comune che pagava a Musica per Roma per conto dell'Accademia di Santa Cecilia l'affitto dei locali, finita la convenzione non l'ha più rinnovata - ma dovrebbe farlo, perchè no? - e Musica per Roma che, evidentemente ha qualche problema a venire in possesso di quella somma, ha chiesto come parziale risarcimento all'Accademia l'utilizzo per varie occasioni anche della Sala Santa Ceciliae,  ma contemporaneamente non ha potuto mettere in bilancio quella somma.
Perciò, senza che nulla sia cambiato nella programmazione durante tutto il 2015 - programmazione che reca ancora la firma di Fuortes ( il quale nel 2015 ha avuto un compenso dall'Opera e da Musica per Roma, per complessivi 240.000 Euro), quel deficit - tecnico, beninteso - va ascritto alla amministrazione Fuortes. Non parliamo, sia chiaro, di bilanci truccati.

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