lunedì 21 marzo 2016

Sulla scena del Campidoglio altri due campioni: Tosi da Verona e Razzi l'abruzzese

Meloni, Storace, Bertolaso, Giachetti, Marchini, Raggi non bastano; nella  lunga fila di improbabili candidati a sindaco di Roma, spunta anche Marino, ancora Marino, di nuovo lui, che però è combattuto  tra il presentare la sua candidatura e presentare il suo libro in uscita, e sembra che alla fine sceglierà di presentare il suo nuovo libro, perchè gli hanno consigliato di tenersi fuori dalla tenzone, per non fare ancora un'altra figuraccia. Lui la pensa diversamente.  Per ora non sappiamo, sta prendendo la decisione in questi giorni, e noi, Roma con noi, già tremiamo di paura che l'incapace chirurgo voglia nuovamente tornare al capezzale dell'agonizzante Roma, in rianimazione nonostante la sua cura, convinto che un nuovo più pesante intervento chirurgico possa salvarla.
La discussione sui candidati si è accesa di più nelle ultime settimane  soprattutto sulla candidatura di mamma Meloni. Può una donna che aspetta un bambino fare il sindaco? Certo che può! E può farlo anche di una città come Roma? Sicuro! Ma la Meloni ha una qualche esperienza amministrativa per svolgere tale gravoso lavoro anche con il pargolo in braccio? Domanda tabù, su di lei come su altri candidati. Vale l'esperienza della Madia, della Lorenzin, della Gelmini e financo della De Biase, signora Franceschini, nel suo ruolo di mamma e consigliera comunale a Roma. ma il sindaco.... zitto tu!
 Ora  dichiara di voler scendere in campo anche Tosi, il leader leghista che s'è messo contro tutti, senza fare un granchè alla sua città. Si dice che a consigliarlo sia stato il ministro Franceschini dopo che ha saputo che Tosi sta ipotizzando la copertura dell'Arena, il tempio della lirica che vorrebbe attivo durante tutto l'anno, piova o tiri vento. Perchè così Franceschini, con Tosi al fianco, potrebbe finalmente coronare il suo progetto di  riaprire il Colosseo alle lotte con le belve feroci ed alle passerelle di  moda ed altro ancora: con la platea ricostruita e  la copertura totale forse si potrà distogliere l'attenzione sulle buche, sulla sporcizia, sul traffico bestiale e sulle mille emergenze della disastrata Capitale.
 Ma tra i nuovi candidati c'è anche un fuoriclasse, il grande Antonio Razzi, quello che ha fatto la fortuna di Crozza, con il suo ideale di vita: 'fatti i c... tuoi'. Ha detto presentandosi che è stanco del teatrino della politica  e che lui scende in campo perchè può contare sui quasi 500.000 abruzzesi residenti nella Capitale che lo voterebbero ad occhi chiusi ed in massa, anche perché promette e fa sperare più allegre e divertenti giornate, durante la sua permanenza al Campidoglio.
 Ma lui non cambiato il suo ideale di vita in vista di tale candidatura. Alludendo agli abruzzesi residenti a Roma, il suo  celebre motto. l'ha così tradotto: se mi candido io, con la massa di abruzzesi al seguito,  cari politici, "so' cazzi!".

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