martedì 22 dicembre 2015

Dalla Consulta possibile tegola mortale sulle teste delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane

Un lavoratore dell'Opera di Firenze licenziato ingiustamente ricorre alla Consulta, la quale  gli dà ragione  e perciò va riassunto. E sentenzia: " il divieto assoluto e retroattivo di convertire i contratti di lavoro a termine in contratti a tempo indeterminato, anche a seguito di violazioni delle norme su contratti proroghe e e rinnovi, è ILLEGITTIMO".
Tale sentenza potrebbe avere ricadute infinite su centinaia di cause intentate da dipendenti delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane che si trovano nelle stesse condizioni. E' bastato il semplice sospetto per mettere in agitazione i vertici di tutte le nostre istituzioni musicali, perché di cause in piedi, in dette istituzioni, ve ne sono a centinaia: 120 a Roma, oltre 200 a Bari, addirittura 400 a Verona, a Firenze una cinquantina, e a Palermo 20 ma solo di cause promosse da direttori d'orchestra.
 Un vero ciclone si abbatterebbe se la sentenza venisse estesa a tutti i reclamanti, capace di travolgere le Fondazioni che a fatica,  con tanta fatica, cercano di mettere i conti in ordine.
 La presidenza dell'associazione delle fondazioni corre ai ripari,  consultando un pool di giuristi, ma il pericolo c'è, altrimenti non ci sarebbe tanto allarme.
 Le Fondazioni conoscono da tempo il problema e, non conoscendo l'esito della risoluzione, almeno fino a ieri, hanno sempre accantonato fondi  da destinare a simili controversie nel caso in cui i lavoratori avessero sentenza favorevole.
Ma ora la sentenza della Consulta potrebbe  aggravare irrimediabilmente la situazione. Che fare, quale soluzione proporre, al di là del parere dei giuristi interpellati?
 I vertici delle Fondazioni se lo chiedono. Forse un intervento del Governo e del ministro Franceschini  per non vanificare la faticosa messa in ordine dei conti delle istituzioni musicali?Oppure Fuortes, che sia all'Auditorium che a Bari ha fatto ricorso a contratti di questo genere, potrebbe offrire una consulenza gratuita (per i tanti esterni  di cui si è sempre servito a Roma, dove di pianta organica , oltre gli impiegati non c'è traccia e  per il tipo di contratto con cui ha formato la nuova orchestra di Bari, al Petruzzelli, nei mesi in cui è stato Commissario)?
 Il Governo dovrebbe insomma mettere una pietra 'tombale' su tale decisione, aggirandola. Ma in questo modo farebbe un decreto simile a quello del Governo sulle banche: salverebbe le Istituzioni, fottendosene dei lavoratori irregolarmente impiegati ed ingiustamente licenziati  dopo molti anni di lavoro, nella sostanza 'dipendente' e 'a tempo indeterminato'. Ma il Governo non può sbagliare una seconda volta. E le Fondazioni, potrebbero  essere affondate in caso contrario?

Nessun commento:

Posta un commento