mercoledì 11 novembre 2015

Salvo Nastasi, il bonificatore, assente giustificato da Bagnoli, in trasferta a Milano

Ieri la mole del bonificatore di Bagnoli, in tutta la sua esuberanza corporea, s'è materializzata al Piccolo Teatro di Milano, retto da Sergio Escoabr,  guardaspalle di Renzi, che ha scelto la platea milanese per sparare tutte le cartucce in canna sul bersaglio EXPO ( il dopo Expo) senza essere sicuro ancora di centrarlo in pieno. Intanto si è esercitato nel tiro, se poi soltanto poche andranno a segno, si vedrà.  Ma in futuro.
 Che ci faceva Nastasi a Milano al seguito del premier? Lo accompagnava nella veste di vice segretario generale di palazzo Chigi che è il suo nuovo incarico. Per spinta di Nardella, che ha voluto aiutare un amico, o di Franceschini, che voleva liberarsi di quel fastidioso ingombro che un pò di guai ha combinato anche al suo ministero, l'ultimo dei quali è stata l'adozione di quel fottuto  algoritmo che ha decimato, strangolandole economicamente, alcune centinaia di istituzioni musicali italiane che ha estromesso dai finanziamenti del FUS; e per il quale guaio Franceschini ne avrà dovrà darsi da fare per rispondere alle numerose proteste ed interrogazioni parlamentari che gli imporrebbero di cercare un modo, indolore, per tornare sui propri passi: e, questa volta, senza chiedere aiuto a Nastasi, il barbaro distruttore?
 Ora Nastasi darà consigli a Renzi, ignorante in materia culturale più di Franceschini, e Renzi dovrà fidarsi ciecamente di quel che gli dice il 'grande&grosso' ex direttore generale dello spettacolo, non sapendo da dove cominciare.
 E già il primo consiglio è stato costretto a darglielo, altrimenti Renzi gli avrebbe chiesto ragione della mancata autonomia del Piccolo Teatro di Milano. E, infatti, ieri  presentava a Renzi tutti i protagonisti della scena milanese, non solo quella teatrale, mano sulla spalla a Pisapia.
E quando Escobar, dopo averlo ospitato nel suo teatro, s'è lamentato con Renzi della mancata autonomia, non concessa dall'ex direttore generale Natasi - che in ambito teatrale anche lì ha  fatto casini -  il premier ha dovuto promettergli, dietro consiglio di Nastasi - come scrivono oggi i giornali- di far intervenire a tamburo battente Nastasone, presso Franceschini, perchè tale autonomia venga immediatamente concessa. Come sarebbe dovuto accadere da tempo, se non ci fosse stato Nastasi al Ministero.
 Escobar, che ne esce vincitore su Nastasone, farebbe bene a  seguire la pratica. Perchè Nastasone è diabolico, ha remato contro anche il suo stesso ministro, quando non ha promosso, a livello di finanziamenti, l'Orchestra Verdi di Milano, nonostante da mesi ci fosse il decreto del ministro per l'inclusione della benemerita orchestra fra le ICO. Nastasone è capace anche di questo. Chi non si fa parte della sua cerchia di amicizie e di potere,  può anche morire di stenti, anche se si chiama Beethoven, che lui ovviamente non sa chi sia.
 Nastasi, al fianco di Renzi, è più pericoloso che al fianco di Franceschini che poco contava mentre Renzi conta.  Dunque all'erta.

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