mercoledì 11 novembre 2015

L'Opera di Roma scopre l' esistenza della musica sinfonica, grazie a Giorgio Battistelli e a Carlo Fuortes. E Capossela è 'band lieder'

Se Carlo Fuortes non lo avesse assunto come direttore artistico 'in seconda' all'Opera di Roma - si dice per 'compensarlo' della sua partecipazione al primo 'consiglio di indirizzo''; ed anche per consolarlo della duplice sconfitta  nella scalata al vertice di Santa Cecilia, sul quale svetta Michele dall'Ongaro, e nella corsa al Comune di Albano; - l'Opera di Roma difficilmente avrebbe scoperto l'esistenza della musica sinfonica, che, fortunatamente, ha finalmente scoperto grazie a Giorgio Battistelli, che ha confezionato, per l'Opera della Capitale, un programma di ben sei concerti, uno ogni mese circa, da qui a maggio prossimo, uno 'Specchio dei tempi', quando ci sarà il secondo exploit battistelliano, e cioè il festival 'Contemporaneo'.
All'Opera di Roma, come in qualunque altro campo che conta, in Italia prima si assumono le persone e poi si cerca qualcosa da fargli fare. Mai il contrario: prima un progetto necessario, e poi le persone capaci per realizzarlo.
 Assunto Battistelli, in coppia con Vlad, qualcosa di 'suo' bisognava trovarlo, necessario o no importa poco. E Battiselli s'è subito attivato, con una serie di concerti che ha dell'incredibile: per ognuno di essi un brano classico, uno del Novecento ed uno contemporaneo: esattamente ciò che per anni ha fatto l'Orchestra del Lazio, poi defunta, ma non per questo.
 Ma più interessante del programma è il racconto che ne ha fatto alla stampa Fuortes. Una tecnica di programma innovativa, ha sottolineato, per rendere visibile come i secoli, gli stili sono legati fra loro, come a dire, da Beethoven a Battistelli.
 Non basta. Il Teatro, anche il teatro, inteso come Sala Costanzi, s'è rivoluzionato  per questo progetto. I nostri teatri non sono nati per la sinfonica - ha fatto capire Battistelli a Fuortes -  il palcoscenico non è il luogo più adatto per accogliere un'orchestra. E Fuortes, ha fatto a Battistelli un omaggio da mille e una notte, facendo costruire un prolungamento del palcoscenico che porterà l'Orchestra quasi in mezzo alla platea, in parte liberata di file di poltrone, ma non per paura che restino vuote. Una soluzione che molti teatri di mezzo mondo adotteranno.
 E poi, ha proseguito ancora Fuortes:  altra innovazione, non ci siamo rivolti allo star system musicale, nella scelta di direttori e solisti: quasi tutti nomi sconosciuti in Italia; notissimi invece a chi ,come Battistelli, frequenta sale da concerto teatri e festival di tutto il mondo, tutti tassativamente stranieri. Altro bel regalo.
 Evidentemente nè Fuortes - inutile pretenderlo da Battistelli- nè un qualunque giornalista si rendono conto delle idiozie, astruse ed anche costose, sparate per una iniziativa che, normalissima in un altro posto qualunque, all'Opera di Roma deve assumere connotati particolari, semplicemente per non porsi la domanda fondamentale: che ci sta a fare Battistelli; come anche : è questa la riforma e la rinascita dell'Opera secondo Fuortes. Il quale con Battistelli, si porta appresso la sua ( loro ) compagnia di giro. Fuortes le 'lezioni di musica' di Bietti, e Battistelli, le presentazioni dei concerti di Catucci, provenienza Quirinale. Piccola annotazione. E' vero allora che Battsitelli e dall'Ongaro sono rimasti amici, dopo l'ascesa del secondo e la sconfitta del primo a Santa cecilia. Altrimenti, Catucci, dello stretto giro dall'ongaro, già prestato a Battistelli , all'epoca della sua direzione della Biennale, ma sempre restando utilizzato 'dipendente non occasionale' di dall'Ongaro al Quirinale, non sbarcherebbe  all'Opera per i meravigliosi sei concerti di Battistelli, affollatissimi - come nessuno ha notato, l'altra sera.

Piccola aggiunta in calce.
 Ieri abbiamo scritto all'Ufficio stampa dell'Opera per segnalare un errore grossolano sul sito del teatro, errore che in nessun altro posto sarebbe tollerato. A proposito del curriculum professionale di VINICIO CAPOSSELA, ospitato il mese prossimo - sempre nella linea del grande rinnovamento - che egli è un BAND LIEDER (tutto minuscolo), quando invece avrebbero dovuto scrivere BAND LEADER. Siamo andati a riguardare il sito,  ancora nessuna correzione, loro non hanno tempo da perdere per queste quisquilie.

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