lunedì 28 settembre 2015

Papa Francesco prende le distanze da Ignazio Marino: non l'ho invitato io a Filadelfia. Chiaro!

"Io non ho invitato il sindaco Marino a Filadelfia. E neppure gli organizzatori. Chiaro", così ha risposto - con una precisione  da apprezzare, nonostante la durezza, insolit nei rapporti istituzionali, come fra Vaticano e sindaco di Roma, - Papa Francesco durante il viaggio di ritorno dagli Usa alla domanda in proposito di una giornalista italiano. Non che Marino avesse mai detto che Papa Francesco, in barba a qualunque idea di risparmio, lo aveva invitato - "non l'ho mai detto", ha replicato dall'aereo che lo riportava in Italia -  perché chiunque gli avrebbe detto che era molto più facile ed economico incontrarsi a Roma.
Marino non l'ha detto, ma ha lasciato, con il suo silenzio/assenso, che una cosa simile cosa potesse essere supposta. Papa Francesco, che con il sindaco Marino deve avere il dente avvelenato, pur con tutta la 'misericordia' possibile, per un supposta strumentalizzazione da parte di Marino, a suo favore, del prossimo Giubileo, ha voluto mettere le cose in chiaro. Sì Marino ha più volte strumentalizzato il Giubileo imminente, per giustificare la sua permanenza in Campidoglio e la impossibilità di fare  grandi lavori per l'occasione, appellandosi spesso al Papa che non vuole per il prossimo Giubileo operazioni trionfalistiche o faraoniche, e preferisce il tono dimesso, semplice.
I quali grandi lavori non sarebbero stati comunque possibili, sia per la mancanza di soldi sia anche per i tempi ristretti per effettuare i lavori. Ma neanche i lavori di normale manutenzione, per colpa principalmente, del sindaco, il quale, non volendo schiodare, ha rifiutato per mesi l'arrivo di un commissario che poi alla fine gli è stato imposto e lui ha dovuto accettare. E i lavori, di conseguenza, sono cominciati con un ritardo inconcepibile e COLPEVOLE.
 Ma il catalogo delle inefficienze di Marino è infinito. Ancora oggi, cade il controsoffitto di una stazione della metro, Linea A ( Piazza di Spagna) e la metro viene chiusa, con grandi disagi per i romani; dal che non è difficile immaginare cosa  potrebbe succedere durante il Giubileo, se anche i lavori di normale manutenzione non saranno compiuti. E l'Assessore alla mobilità Genovese, direttamente responsabile del settore, ha dichiarato che "il trasporto a Roma dipende dalla fortuna". E' chiaro, come siamo ridotti, con Marino sindaco?

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