mercoledì 2 settembre 2015

Nuove atmosfere parmigiane, antichi vizi italiani nella Filarmonica Toscanini di Parma

E' stata presentata la decima edizione della stagione sinfonica della Filarmonica Toscanini di Parma che , da quando è nata, mantiene il nome di 'Nuove atmosfere'. Alla presentazione erano presenti ovviamente il direttore artistico, Rosetta Cucchi, ed il direttore principale dell'orchestra Luigi Lanzillotta, oltre i rappresentanti di alcuni partner istituzionali dell'Orchestra.
Il programma 2015-16 ha come principale filo conduttore l'esaltazione della voce umana, presente  in molti programmi, e la riscoperta di autori poco frequentati  - ingiustamente - oltre ad alcuni altri del Novecento storico.
Tutto bene, tutto meraviglioso si dirà. Ciò che leggendo il programma non si può constatare è il livello dell'orchestra che, un tempo, vivo Maazel, sebbene  in una formazione sui generis, aveva raggiunto una qualità riconosciuta. Ora c'è solo da augurarsi che, anche senza Maazel e senza l'inserimento di facce e professionalità nuove, Lanzillotta ed i suoi sodali abbiano a cuore la tenuta qualitativa dell'orchestra, e la perseguino con accanimento.
Lo stesso accanimento che ci sembra di leggere scorrendo la lista dei direttori ospiti della stagione. Accanimento nell'invitare solo DIRETTORI STRANIERI, ed accanimento nell'evitare accuratamente la presenza di DIRETTORI ITALIANI.  Lanzillotta e la Cucchi, unici italiani, corresponsabili della programmazione, ci spieghino la ragione per noi assolutamente incomprensibile.
Restiamo in attesa.

P.S.
In data 15 luglio 2015, compare in questo nostro blog, un post dal medesimo titolo e con il medesimo contenuto: nessun italiano fra i direttori, oltre Lanzillotta. Qualche ragione, sicuramente non nobilissima, ci sarà pure. Perchè Cucchi e Lanzillotta non ce la rivelano?

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