martedì 22 settembre 2015

Faccia di m... arino. Ignazio Marino

Ignazio ha proprio la faccia da Marino, la sua, non ci  si crede. Per fortuna che, almeno in parte, dalla barba è in parte celata l' immensa vergogna, che si è conquistato da quando è sindaco di Roma
Non si sono ancora spenti gli echi del suo viaggio in USA per vacanze, che già riparte ancora in USA, mentre  Roma continua a convivere con i suoi malanni: il traffico impossibile, la sporcizia ormai proverbiale, e i cantieri del Giubileo che stentano ad essere aperti. Lui assicura che viaggia gratuitamente, perchè invitato dagli USA per le giornate americane del Papa, che avrebbe potuto vedere da vicino, percorrendo  al massimo qualche chilometro, chiedendo udienza in Vaticano.
 Io -  romani in malafede!- vado in America per il bene di Roma, ha spiegato. Lo ha difeso Orfini dicendo che è impensabile che il sindaco di una  capitale - certo Roma è una capitale, anche se mal ridotta - non possa e non debba avere impegni istituzionali internazionali. E Marino ha aggiunto che ha pronto in tasca il nome di un grande finanziatore americano intenzionato ad elargire per le aree archeologiche romane una cinquantina di milioni circa. Solo che deve ancora definire gli ultimi particolari, cosa che farà in USA in questi giorni.
Mentre il rinnovo, urgentissimo, del contratto di servizio con AMA attende la firma, come altra regolarizzazione attende il vuoto scandaloso della governance dell'Auditorium creato proprio  dalle sue vacanze americane, per le quali non ha potuto firmare entro il 15 agosto, perchè se ne stava in spiaggia a Miami, ed altra firma - la terza, per quel che ne sappiamo - attende l'AD di Musica per Roma, Noriega che, da Madrid,  insulta il sindaco inadempiente e minaccia di sfilarsi dall'incarico che da tre mesi attende di essere regolarizzato e formalizzato dal sindaco scordarello e viaggiatore.
 Insomma il sindaco dello sfacelo cittadino riparte, ma non senza aver prima promesso al Festival Romaeuropa, che quest'anno sarà in platea. Convinto? Non sarà che lo ha detto solo per far piacere al suo vice Causi, la cui signora, Monique Veaute, è l'anima del festival, da quando è nato?
 Il quale vice sindaco richiesto di fondi  urgenti per la conservazione dei beni architettonici ed archeologici - che va detto producono ricchezza , è bene non dimenticarlo - ha risposto che se mancano i soldi per tappare le buche  come si può pensare di destinare fondi alla conservazione? E magari dopo che qualche risorsa è  già stata impegnata per il Festival Romaeuropa, faro internazionale di cultura, giunto alla trentesima edizione; mentre è stato negato, prima volta dopo un secolo, alla IUC della famiglia Fortuna, la cui erede Francesca, a capo dell'istituzione, non si riesce a capire quanto percepisca di compenso annuo. Perchè Lei  insiste a non scriverlo  nella pagina 'Amministrazione trasparente' del sito dell'istituzione, ed il Ministero, che dovrebbe vigilare, non gliene chiede conto.

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