domenica 6 settembre 2015

Berliner Philharmoniker e Riccardo Chailly sono li mejo

Udite udite. prendete carta e penna e scrivete la segue te classifica che annulla tutte le altre precedenti, anche quelle sulle quali si diverte a scherzare ogni mese una rivista di musica italiana.
 Un paio di anni fa al più tardi per il mondo intero, secondo  la famosa rivista di musica italiana specializzata in classifiche ed indagini, la migliore orchestra era quella dell'Accademia di santa Cecilia.
Ora, da un'indagine condotta interpellando 16 giornalisti delle più importanti testate internazionali, nessuna italiana - quelle italiane rispondono a comando solo alla ben nota rivista di musica italiana che negli ultimi mesi ci ha rivelato, a seguito di indagine, che la più grande cantante del secolo era Maria Callas - risulta, la classifica delle migliori orchestre del mondo - nel cui elenco fra le prime dieci non c'è ovviamente nessuna orchestra italiana, e chissà dove è finita quella dell'Accademia di santa Cecilia, salita sul podio più alto con la cura Pappano che risultava anche il direttore dell'anno - la seguente:
Berliner,
Concertgebouw,
Wiener,
Gewandhaus,
Chicago,
London Symphony,
Berlin Staatskapelle,
Dresden Staatskapelle,
Boston,
Bavaria RSO
 Qualche dubbio sulla sua attendibilità e corrispondenza alla realtà viene spontaneo, specie se si pena alle esclusioni eccellenti fra le prime dieci. dele orchestra si giudica naturalmente la compattezza, la prestanza strumentale, l'intonazione , la qualità del suono complessivo e dei singoli ecc...
 Seconda classifica, pubblicata sempre sul sito:WWW. BACHTRACK.COM, quella dedicata ai direttori d'orchestra:
Chailly,
Rattle,
Jansons,
Nelsons,
Muti,
Barenboim,
Petrenko,
Pekka-Salonen,
Nezet-Seguin,
Thielemann
 Inutile perdere altro tempo a sottolineare le esclusioni illustri e le incomprensibili presenze in vetta.
 Tanto per fare un esempio. Chailly è bravissimo s'intende, e non si discute, ma da questo a farne il direttore  migliore in circolazione,solo perché su di lui si sono contemporaneamente accanite la Scala e Lucerna al punto da costringerlo, per motivi familiari, ( finti?) a lasciare anzitempo la Gewandhaus Orchestra ritenuta ormai di secondo piano e dunque quasi un peso ce ne corre.
 Perciò leggiamole pure queste classifiche, facciamoci una risata, se ci viene, e voltiamo pagina per pensare ad altro.

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