giovedì 13 agosto 2015

Son troppi i Giambrone, due finora, nel pollaio palermitano? no, pochi

Chi storce il naso quando viene a sapere che il nome Giambrone ricorre più d'una volta  nella storia politica ed amministrativa recente di Palermo, abbia un pò di pazienza, prima di lanciare accuse che potrebbero rivelarsi controproducenti, ed ascolti.
 Il primo Giambrone - o forse il secondo - è Francesco Giambrone, attuale sovrintendente del Massimo di Palermo, già assessore alla cultura del Comune nei mesi precedenti il suo trasferimento in Teatro, percorso che 'Giambrone 2' - lo chiamiamo così - rifà per la seconda volta, dopo quello degli anni Novanta, a seguito, nel primo come nel secondo caso, della vittoria elettorale di Leoluca Orlando.  Chi ha da dire qualcosa contro Giambrone 2?
 Non ha forse risanato il bilancio del Massimo che il suo predecessore  gli aveva lasciato in rosso, e che il commissario aveva tentato di risanare?  E non è stato eletto vicepresidente dell'associazione che riunisce tutte le fondazioni liriche, presieduta da Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fenice?
E non è lo stesso 'Giambrone 2' che proprio alcuni giorni fa ha annunciato che primo fra tutti i teatri italiani, e prima ancora del governo del paese, nel suo Massimo ha deciso di concedere il congedo parentale anche ai dipendenti  che hanno famiglie omosessuali? Allora che avete a dire di Lui? Solo che bene.
 E 'Giambrone 1', Fabio, anche di lui avete da ridire? qualcosa da rimproverargli? Leader dell'Italia dei Valori - che fu di Di Pietro,  e suo segretario regionale, partito al quale apparteneva, finchè esisteva, anche Leoluca Orlando, ed immaginiamo anche 'Giambrone 2'- è stato senatore della Repubblica nella XV legislatura, dal 2008 al 2013 . E voi subito pensate che l'attuale incarico di 'Giambrone 2', come anche quello precedente a Firenze, siano farina del suo sacco, del sacco di 'Giambrone 1', suo fratello. Vi sbagliate di grosso.
Non solo, ora che non è più senatore ed è dirigente del Comune di Palermo, guidato da Leoluca Orlando, ha fatto per risolvere il problema della pulizia cittadina qualcosa che non sarebbe mai venuto in mente a nessun altro.  Ha costituito una task force, in gran parte di disoccupati e ex detenuti , che al modico costo annuo di 1.600.000 Euro tengono Palermo che è uno specchio. E non contento, vista la maleducazione di qualche suo concittadino, ha costituito una piccola squadra di 'portieri' che ha messo agli incroci, perché s'è reso conto che nelle strade appena pulite, come anche nei parchi bellissimi di Palermo, i palermitani scostumati gettano cartacce ed altro dai finestrini delle macchine in transito. Loro,  portieri fuori del campo da gioco, sono lì a parare queste carte ed a metterle nelle loro reti.
 A chi altri sarebbe venuta una simile idea, geniale?
 Ecco perchè ci siamo convinti che i 'Giambrone 1 e 2' a Palermo non sono troppi. Sono pochi e che altri ancora ce ne vorrebbero; e Palermo non sarebbe più la stessa.

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