giovedì 5 marzo 2015

Perchè non parlare anche dell'Accademia di Santa Cecilia che ha un nuovo sovrintendente?

Ci hanno telefonato, a seguito della pubblicazione del nostro post sulle nuove nomine dei responsabili di importanti istituzioni musicali del nostro paese, per designazione diretta politica o attraverso finto bando pubblico per manifestazione di interesse, chiedendoci le ragioni dell'esclusione dell'Accademia di santa Cecilia dall'elenco, dove pure è avvenuto, nelle passate settimane, il cambio di gestione, con il timone dell'Accademia passato dalla mani di  Bruno Cagli, nelle quali risiedeva da un ventennio circa, in quelle di Michele dall'Ongaro, fresco di nomina. Divina.
 Già. Non ne abbiamo parlato perché l'Accademia, regno di santa Cecilia, viene governata da persone scelte direttamente dallo Spirito santo. A santa Cecilia nulla possono i politici, nulla grembiulini e compassi e lobby anche d'altro genere - sebbene in bella quantità vi siano presenti - e nulla possono fare gli stessi sregolati musicisti, a consigliare i quali scende dal cielo direttamente la  candida colomba.
 La quale ha scelto Michele dall'Ongaro, fra i due candidati, perchè come richiesto per ottenere l'investitura divina, egli ha titoli, professionalità ed esperienza, con i quali continuerà a fare tranquillamente ciò che ha sempre fatto fino ad oggi.

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