lunedì 16 febbraio 2015

Per la sostituzione di Fuortes all'Auditorium non avevano promesso un bando internazionale? Spunta Van Straten. Chi è?

Promesse al vento. Le promesse si fanno per non mantenerle. Perché poi, alla fine, dopo aver promesso e promesso si decide altrimenti. Non proprio altrimenti, perchè si ricorre alle solite logiche che vedono premiati e prescelti gli amici degli amici, quelli fra gli amici degli amici che stanno in pausa 'incarico' e che attendono di essere rimessi in pista, dopo aver servito con obbedienza e dedizione alla causa. La causa di questo o quel partito questo o quel potente.
 Una lunga riflessione per dire che il nome che si  fa con frequenza sempre maggiore per il successore di Carlo Fuortes alla guida di 'Musica per Roma', la società che gestisce l'Auditorium, è quello di Giorgio van Straten, 'Sturmtruppen'- per noi che il suo cognome non ricordiamo mai con esattezza - appartiene al doppio cerchio magico di Veltroni e, sicuramente, anche di Renzi, anche se il suo nom, solo da qualche mese non veniva fuori.
 Fedelissimo di Veltroni - come Verini e la figlia di Madia, la ministra Marianna, e la Giovanna ( Marinelli) - Sturmtruppen deve a lui tutta la sua carriera pubblica, non quella di romanziere che  in parte è parallela a quella di Veltroni: Palexpo, Rai, Maggio Fiorentino, Agis, Orchestra Toscana... le tappe di questa corsa senza fine, dalla cui fatica spossante solo da un paio d'anni sembrava stesse riprendendosi. Ed ora, anche al riposo deve mettere fine, perché  hanno deciso che torni a correre.
Per la successione a Fuortes era stato fatto il nome di Croppi, ex assessore del sindaco Alemanno, al quale, uscito dalla giunta, gliele ha cantate in tutte le tonalità, ma evidentemente per il PD Marino, Croppi, competente ma di destra, non garantiva abbastanza.
 Che l'Auditorium abbia cercato da sempre appoggi in ogni senso 'a sinistra' - con il clan 'Repubblica' in prima linea - non è un mistero; ma poi, per bilanciare ciò che era sbilanciato, ecco  arruolare nel CdA  anche Gianni Letta, il quale sta lì anche per altre ragioni.
 Ma Fuortes non esce del tutto, perchè il suo nome è stato già annunciato nel consiglio di amministrazione della Festa del cinema in rappresentanza di Musica per Roma: ma non sta per lasciarla, per insediarsi definitivamente all'Opera di Roma? Che casino. Tutto questo casino per non mollare di un solo centimetro il potere acquisito.
 E, infine, alla Festa del Cinema, alla cui presidenza sembra stia per arrivare la Detassis, e alla direzione artistica, ancora un 'Repubblica', come il giornalista Antonio Monda, la Giovanna Marinelli ha dichiarato che gli incarichi avranno durata annuale. Perchè assessore? Teme qualche disubbidienza nel corso dei dodici mesi di incarico di questo o quello e vuole tenersi le mani libere per sostituirlo?

P.S. Fuortes che aveva espresso  un qualche parere positivo sulla candidatura di Sturmtruppen, ha fatto subito marcia indietro, per non urtare la suscettibilità di Marino, 'americano' come Veltroni, che vuole annunciare lui il nome 'nuovo' per l'Auditorium. Nuovo perchè suggerito da Veltroni ad un sindaco che  in materia merita quattro, oltre che zero in condotta per la sua presenza in Campidoglio

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