giovedì 5 febbraio 2015

Michela di Biase. Una soluzione per i CDA di Opera e Musica per Roma.

Al Ministero come anche al Comune e pure alla Regione si stanno scervellando e forse anche scannando sui nomi da proporre nelle controllate culturali cittadine, di cui sono soci fondatori, dall'Opera di Roma a Musica per Roma, dove i rispettivi CDA sono in scadenza,  e quello dell'Opera deve essere ridotto di due unità. Il Ministero giocando d'anticipo, e per non farsi fregare ha proposto l'ex vice sindaco cattolico della città, Maria Pia Garavaglia - che c'entra verrebbe da dire, ma si sa le vie dei signori sono infinite. La Garavagli era già stata consigliera dell'Arena di Verona, sempre per nomina ministeriale. E con questo ha acquistato la competenza 'ministeriale'  che la abilita a farsi un giro in tutte le fondazioni liriche.  Ma forse potrebbe ripensarci, a seguito della proposta che stiamo per fargli.  Il sindaco ancora nicchia, forse lui come Renzi ha un asso nella manica che tirerà fuori all'ultimo minuto, tanto deve nominarlo lui, e nessuno può votargli contro.
 Zingaretti che, evidentemente ha altro cui pensare riproporrebbe lo stesso nome della sua precedente rappresentante e cioè la Chialà, esperta di 'comunicazione' - poi si lamentano che succedono cose strane e che i consigli di amministrazione si chiamano fuori da disastri economici prodotti dagli amministratori ( ma ora forse le cose dovrebbero cambiare con la nuova fisionomia giuridica dei cosiddetti 'consigli di indirizzo', come si chiameranno i CDA, nelle fondazioni liriche).
 Non sappiamo  se la designazione della Garavaglia sia definitiva e se Marino non abbia già in tasca il nome del suo rappresentante che potrebbe  anche avere il ruolo di vice presidente del teatro. Noi il nome ce lo avremmo, da indicare al ministro come al sindaco, con il vantaggio che potrebbero ridurre i membri del Consiglio da 7 a 4.  Il suo nome è Michela Di Biase, la bella moglie, in  dolce attesa, di Franceschini, che è già  presidente della commissione cultura della giunta Marino, in Campidoglio. Chi meglio di lei a rappresentare entrambi? Farebbe anche risparmiare tempo in eventuali consultazioni fra Comune e Ministero.
 E, perchè no, potrebbe avere lo stesso ruolo di  rappresentanza nel CDA di Musica per Roma.

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